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Aics tra gli studenti per "Abbattere i muri": flash mob ricorda il trentennale della caduta del Muro di Berlino

L’obiettivo è chiaro: sensibilizzare sull’abbattimento dei muri promuovendo reti e conoscenza tra persone

Flash mob, confronti pubblici e poi incontri nelle scuole, per chiedere agli studenti: “E tu, quale muro vorresti abbattere?”. Così il comitato regionale Emilia-Romagna dell’Associazione Italiana Cultura Sport lancia “Abbattiamo i muri”, progetto che gode del sostegno della Regione Emilia, e del partenariato del Forum Terzo Settore. In 10 città diverse della regione, saranno promossi incontri pubblici e nelle scuole per invitare i giovani e la cittadinanza a riflettere su tutti quei “muri” sociali che minano la coesione di comunità: si parlerà dunque di disabilità, di genere, di etnia, di povertà e diseguaglianze sociali. L’obiettivo è chiaro: sensibilizzare sull’abbattimento dei muri promuovendo reti e conoscenza tra persone. 

Come punto di partenza del progetto, si è scelto, non a caso una data iconica: si partirà infatti sabato alle 18.53, data e orario del trentennale della caduta del Muro di Berlino. In tre città – Bologna, Ferrara e Forlì – i volontari e gli operatori Aics del territorio organizzeranno tre flash mob, rivolti a tutta la cittadinanza, volti a ricordare proprio la caduta del simbolo dei Totalitarismi e delle divisioni, e organizzati in collaborazione con la direzione nazionale di AiCS nell’ambito del progetto nazionale “Cultura dell’accoglienza e comunità inclusive”. Altrettanto faranno le altre città della regione, con incontri riservati ai propri volontari. Il progetto proseguirà poi con una serie di eventi di sensibilizzazione aperti a tutta la cittadinanza: 10 quelli organizzati, lungo tutta la regione, e che vedranno la partecipazione di altre associazioni di promozione sociale del territorio. Terminata la fase degli eventi pubblici, il progetto si rivolgerà per lo più alle scuole. Gli studenti saranno supportati nell’analisi dei “muri” attuali, e di quali cambiamenti vedono necessari e realizzabili nel corso dei prossimi 20 anni: il tutto attraverso 3 incontri per classe, nel corso dei quali ai giovani verrà chiesto di costruire una “capsula del tempo” dove custodire le riflessioni sulle criticità attuali e gli obiettivi di cambiamento costruiti dai giovani. Saranno poi gli stessi ragazzi a presentare al Forum Regionale del Terzo Settore le riflessioni elaborate e quindi le sfide sociali che vogliono affrontare e sulle quali ingaggiano lo stesso Terzo Settore e le istituzioni. 

La “capsula del tempo” sarà quindi sepolta e dissotterrata nel ’39, 50esimo della caduta del muro di Berlino: un “custode” individuato dal progetto si occuperà di aprire la cassetta dei “desiderata” di 20 anni prima, e di farlo – se vorranno – di fronte agli studenti coinvolti, che si ritroveranno a confrontarsi nuovamente su come saranno cambiate le proprie esigenze nei quattro lustri passati. "Nell’epoca delle divisioni, è dall’associazionismo e dai giovani che dobbiamo ripartire – spiega Viviana Neri, presidente di AiCS Emilia Romagna -. Il progetto mira a riflettere su tutti questi muri che creano divisioni sociali, ma non solo. Mira soprattutto a far rete tra associazioni e a promuovere la riflessione e la conoscenza tra loro e tra i ragazzi. Affidare a loro i sogni per il futuro e lasciare loro in eredità il compito di tornarvi a riflettere tra 20 anni è per noi garanzia di continuità e impegno". Il progetto “Abbattiamo i muri” rientra nel bando biennale della Regione Emilia Romagna destinato alle associazioni di promozione sociale aventi rilevanza regionale iscritte al registro regionale per la realizzazione di progetti di interesse e diffusione regionale, nonché di sostegno e valorizzazione delle attività delle associazioni a rilevanza locale, per l'anno 2019. 

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