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MotoGp, Dovizioso salvato dall'airbag a Silvestrone: diffusi i dati dell'incidente

"E' stata un po' spettacolare, ma è andata bene. Fortunatamente non mi sono fatto niente di grave", le sue parole

Prima di iniziare i test di Misano, Andrea Dovizioso aveva confidato a ForlìToday che quella di Silverstone non era stata la caduta più brutta della sua carriera. "E' stata un po' spettacolare, ma è andata bene. Fortunatamente non mi sono fatto niente di grave", le sue parole. Il portacolori della Ducati ne è uscito con qualche acciacco, ma nulla di grave, tant'è che giovedì e venerdì era in pista in sella alla sua Desmosedici GP19. L'incidente che ha visto coinvolto suo malgrado il forlivese ha messo in risalto l'evoluzione della sicurezza. Da una botta di questo tipo in passato un pilota ne sarebbe uscito con gravi conseguenze. Caschi, stivali, paraschiena e tute, quest'ultime equipaggiate da airbag, sono studiati per permettere al pilota di duellare a 300 chilometri e salvare la vita anche negli urti più violenti.

Tutto questo è merito di una tecnologia che negli anni ha consentito di realizzare materiali in grado di limitare gli effetti degli impatti. Dovizioso è equipaggiato da Alpinestars. E proprio l'azienda che veste il forlivese ha fornito i dati dello schianto di Silverstone, pubblicati sulla propria pagine Twitter. Il sistema Tech-air si è attivato 150 millesimi prima dell'impatto sull'asfalto, ovvero quando il pilota è stato sbalzato in aria dopo l'urto con la Yamaha Petronas di Fabio Quartararo. L'attivazione dell'airbag è regolata da un algoritmo che calcola l'istante in cui deve entrare in funzione la protezione. I sistemi di airbag sono stati resi obbligatori in tutte le categorie all'inizio della stagione 2018. Un fantastico pezzo di tecnologia che rende le gare decisamente più sicure.

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