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Unieuro, finalmente "Mo" Watson: contro Udine fiammate e sacrificio difensivo

Al di la degli otto punti realizzati in 31 minuti, il numero 10 è stato protagonista di una grande partita a livello difensivo

Finalmente “Mo” Watson. Contro Udine il play americano ha disputato probabilmente la migliore prestazione stagionale, che si è concretizzata con una vittoria pesantissima e il secondo posto in solitaria in classifica alle spalle di una scatenata Ravenna. Al di la degli otto punti realizzati in 31 minuti, il numero 10 è stato protagonista di una grande partita a livello difensivo, con ben cinque palle recuperate ed un rimbalzo difensivo, ma allo stesso tempo ha dettato i tempi della squadra, sfornando anche sei assist.

Sono inoltre anche arrivati i punti pesanti da tre (2 su 5), la seconda delle quali in una fase delicata del match, con botta e risposta tra le due compagini. Dopo il ko contro Ravenna, sono piovute tante critiche sul folletto a stelle e strisce. “Mo” ha risposto sempre con un atteggiamento da professionista e dedizione alla causa. Il lavoro sta dando i suoi frutti. Partita dopo partita l'ex Leiden si sta adattando al nuovo campionato ed un primo segnale era già arrivato a San Severo. 

In diciassette partite, Watson junior ha tirato 59 volte da tre, infilandone 21 per un 36%, mentre nel colorato ha tentato 118 conclusioni, di cui 61 a segno per un 52%. Si è invece presentato dalla lunetta 23 volte, con una percentuale di realizzazione del 70%. Viaggia con una media di 11,8 punti a partita. A limitare le fiammate del play potrebbe essere anche l'assetto tattico della squadra, che valorizza i lunghi interni ed esterni. 

Ma anche da questo punto di vista il numero 10 si sta adattando. E lo dimostrano i recuperi difensivi e l'importante partita disputata contro Udine, limitando Cromer e seguendo il piano tattico disegnato da coach Sandro Dell'Agnello. Tanto che l'allenatore ne ha elogiato la sua prestazione in conferenza stampa: ""Mo" ha fatto una partita importante, soprattutto dal punto di vista difensivo, ma anche sulle scelte offensive. Gli possiamo imputare davvero pochi errori. Ha recuperato anche due palloni importanti da giocatore furbo e smaliziato". La parola d'ordine è quindi fiducia. Il campionato è lungo e di strada da percorrere ce n'è ancora tanta. Ma se trovasse costanza potrebbe diventare, il giocatore di Philadelphia potrebbe trasformarsi nell'arma decisiva del finale di stagione. 

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