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Dovizioso giura fedeltà alla Ducati: "Sono super contento. Vogliamo fare di più"

"E' servito del tempo per mettere a posto i dettagli, come è normale che sia quando si forma un contratto importante", ha dichiarato Dovizioso

"Sono super contento". Andrea Dovizioso bandiera della Ducati in MotoGp. E' arrivata venerdì mattina a Le Mans, dopo un lungo tira e molla, l'attesa firma sul contratto: un biennale che legherà il forlivese alla Casa di Borgo Panigale fino al 2020. "E' già il più longevo nella storia della MotoGP della Ducati e con questo accordo stabilirà un ulteriore record - ha esordito il direttore sportivo di Ducati Corse, Paolo Ciabatti -. E' stata una trattativa lunga, a tratti complicata, ma con la volontà di entrambi siamo riusciti ad arrivare a questo accordo, completato da una bella prestazione di Andrea nelle libere".

"E' servito del tempo per mettere a posto i dettagli, come è normale che sia quando si forma un contratto importante - ha dichiarato Dovizioso -. Quella dello scorso anno è stata una stagione strepitosa, ma ora vogliamo fare qualcosa di più. Abbiamo davanti tre stagioni e dipenderà da noi ottenere l'obiettivo del titolo Mondiale". Quanto alla trattativa, ha aggiunto il forlivese, "ognuno ha cercato di tirare fuori il massimo possibile. Sono stati fatti ragionamenti maturi e così siamo arrivati ad una conclusione che soddisfa entrambe le parti".

L'ex iridato della 125cc ha confessato che c'è stato un momento in cui ha pensato di lasciare la Ducati: "Non è una cosa anomala. Il pilota deve essere particolarmente egoista per essere molto competitivo". Quindi ha ribadito che si è stata "una trattativa complessa, ma non l'ho vissuta particolarmente male. Si è lavorato sui dettagli, senza forzare nulla. Gli obiettivi vanno ottenuti insieme e questo riguarda anche le decisioni".

Quanto al compagno di squadra, Dovizioso ha esternato la sua opinione: "Non ho mai messo i veti o obblighi. Non è nel mio stile. Dico quello che penso, ma la scelta alla fine è della Ducati. In questo momento credo che le possibilità maggiori le abbiano Petrucci e Miller. Se resta Lorenzo non è un problema. Lui è un campione ma i risultati non si ottengono sempre nello stesso modo, bisogna anche riuscire ad aprirsi e adeguarsi alla moto".

"E' stata una negoziazione difficile - ammette il direttore generale di Ducati Corse, Gigi Dall'Igna -. Siamo stati tutti intelligenti nel trovare il giusto compromesso e mettere Andrea al centro di un progetto. Sul secondo pilota faremo le nostre valutazioni nei prossimi due-tre gran premi. La priorità era legata a chi dava risultati migliori. Ognuno deve fare il bene di Ducati".

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