rotate-mobile
Sport

Nel complicato 2019 Dovizioso mette nel mirino il record personale di punti. Ora c'è Phillip Island

Nonostante tutto, quella che si avvia alla conclusione rischia di diventare la miglior stagione della carriera per il Dovi

Andrea Dovizioso prova a pensare positivo nonostante il 2019 sia stato indubbiamente al di sotto delle aspettative. E non per il cammino del pilota forlivese, al quale bastano solo 30 punti per battere il record personale di 261 realizzati nell'indimenticabile 2017, quando si giocò fino all'ultima gara il titolo con Marc Marquez, quanto per la competitività espressa sull'asfalto. Anche a Motegi la coppia Dovizioso-Ducati ha sofferto con la nuova tipologia di pneumatici, sia nel giro "del tutto o niente" in qualifica che nel primo terzo di gara, quando Marquez era ormai già scappato via. 

Il nodo pneumatici e fine delle gare di "strategia"

Quando il pneumatico ha un buon grip, sia Honda, con Marquez, che Yamaha, in particolare con Fabio Quartararo, hanno una maggiore percorrenza rispetto alla moto di Borgo Panigale, facendo la differenza. "Non siamo veloci come vorremmo e come anno scorso", è il ritornello che ripete Dovizioso. Facendo un confronto col 2017 e il 2018, le nuove gomme hanno aperto a gare più da prestazione che da strategia, condizione che esaltava le doti da professore del ducatista. "Non mi voglio nascondere dietro a questo particolare, quando le gomme sono uguali per tutti dobbiamo trovare le soluzioni. Non ci ha aiutato, ma non lo riterrei il problema", è stata l'analisi di Dovizioso subito dopo il terzo posto di Motegi ai microfoni di Sky.

Una Desmosedici tutta nuova

Borgo Panigale nel frattempo non sta con le mani in mano ed è già al lavoro per presentare una Desmosedici tutta nuova, come ha confessato il direttore generale di Ducati Corse, Gigi Dall’Igna, in occasione dei test all'indomani dell'ultimo Gran Premio della stagione, quello della Comunità Valenciana. Sono state individuate le aree per migliorare la rossa, tra le quali quella del "cucchiaio" e il forcellone, ma anche il telaio e l'aerodinamica. Le ultime gare serviranno probabilmente per testare alcune nuove componenti nascoste e capirne il funzionamento. A Valencia ci sarà una moto completamente nuova, che si auspica sia più veloce dal punto di vista della velocità in curva.

Sia va a Phillip Island

Dovizioso intanto deve difendere il secondo posto dagli attacchi di Maverick Vinales e Alex Rins. Il margine di 55 punti a tre gare dalla fine è più che rassicurante. Nonostante tutte le difficoltà incontrate, quella che si avvia alla conclusione rischia di diventare la miglior stagione della carriera per il Dovi guardando ai punti ottenuti. E domenica il calendario offre una classica di fine stagione, il Gran Premio d'Australia a Phillip Island, pista tradizionalmente difficile per la Ducati. Lo scorso anno lo 04 ottenne un bel terzo posto alle spalle di Vinales e di Andrea Iannone, all'epoca in Suzuki. E Michelin sfrutterà il weekend per fare testare un nuovo pneumatico posteriore, già testato a Barcellona, Brno e Misano.

“Sulla carta Phillip Island è il circuito più impegnativo per noi dei tre su cui si corrono questi Gran Premi extra-europei di fine stagione, ma è anche vero che l’anno scorso qui sono arrivato terzo, ed è questo il riferimento che dobbiamo seguire - ammette Dovizioso, che sul tracciato australiano vinse in 125cc nel 2004 -. Il freddo e la pioggia sono spesso protagonisti in questa gara, e quindi può succedere di tutto. Anche se a Motegi ho guadagnato alcuni punti sui miei diretti inseguitori non posso rilassarmi se voglio mantenere la seconda posizione in classifica, e in ogni caso sono determinato ad ottenere un buon risultato in Australia".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Nel complicato 2019 Dovizioso mette nel mirino il record personale di punti. Ora c'è Phillip Island

ForlìToday è in caricamento