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Basket femminile, tanti cambiamenti in Aics Basket Forlì per crescere ancora di più

Il direttore sportivo Cristiano Baccini fa il punto della situazione su quella che ormai è una delle principali realtà sportive forlivesi

Siamo alle porte dell’inizio della nuova stagione agonistica e la crescita dell’Aics Basket Forlì anno dopo anno è apparsa evidente sia sotto l’aspetto sportivo che organizzativo ed i numeri raggiunti dal sodalizio del presidente Gabriele Ghetti ne sono una evidente testimonianza, segno anche del buon lavoro svolto per costruire un meccanismo che ormai racchiude più di 30 gruppi a partire dal minibasket sia per il settore maschile che femminile. A tal proposito il direttore sportivo Cristiano Baccini fa il punto della situazione su quella che ormai è una delle principali realtà sportive forlivesi.

Da dove riparte questa AICS Basket Forlì?

Ovviamente cerchiamo di ripartire da quanto di buono fatto nelle ultime due stagioni, abbiamo avviato un processo di sviluppo e crescita che ci auguriamo possa presentarci presto i frutti auspicati. Il nostro obiettivo come sempre non cambia, ovvero cercare di fare bene, di migliorarci sotto ogni aspetto, senza alcuna ossessione legata a numeri e trofei, perché questi sono e saranno sempre la logica conseguenza di un lavoro fatto bene.

Ci sono stati molti cambiamenti anche riguardo l’assetto tecnico, da cosa è dipeso?

Questi sono processi naturali e lo sport come la vita è fatto di cicli che possono arrivare ad esaurirsi o a necessitare di nuova linfa, per questo talvolta c’è bisogno semplicemente di cambiare per modificare gli input che andiamo a fornire ai nostri gruppi. Ci siamo separati da un grande uomo e grande allenatore come Marco Montuschi al quale siamo e saremo sempre legati, non per motivi tecnici ma semplicemente perché ritenevamo fosse il momento di dover dare nuovi stimoli alla nostra prima squadra, Davide Brighina è un coach giovane molto preparato e motivatissimo e ci è sembrato una scelta ad hoc per le nostre esigenze, inoltre abbiamo affidato il nostro team U18 ad un coach quotato e di esperienza come  Rod Griffin augurandoci che possa proseguire l’enorme crescita avuta in questi anni con Roberto Ceroni del cui lavoro stiamo raccogliendo gli ottimi frutti.

Ma avete un obiettivo finale al quale la società si è riproposta di giungere?

Non uno ma tanti obiettivi, le porto come esempio la nostra prima squadra, dove quest’anno l’unico nuovo inserimento è stato Laura Farolfi. Abbiamo deciso di puntare sulle nostre giovani perché crediamo possano aver maturato la giusta esperienza e capacità per confrontarsi con un basket completamente differente da quello giovanile. Sarà il tempo a dirci se avremo ragione, ma la crescita di queste ragazze ci fa ben sperare davvero. Inoltre dobbiamo cercare sempre di aggiungere un mattoncino alla nostra costruzione, perché ormai siamo una realtà importante ed affermata, ma non vogliamo fermarci, dobbiamo dimostrare sempre di valere la stima di chi ci accorda la propria fiducia, a partire dai gruppi minibasket fino alle prime squadre sia maschili che femminili. Non sentirsi mai appagati è il segreto per cercare di crescere sempre di più e per questo dopo un’estate decisamente difficile e laboriosa abbiamo sviluppato un assetto societario tale da garantire una crescita non solo sotto l’aspetto tecnico, ma anche sul piano della comunicazione e fruibilità delle informazioni per il pubblico, perché è fondamentale per noi che il rapporto con la nostra utenza principale, ovvero gli atleti ed i genitori dei nostri giovani atleti, sia chiaro e lineare.

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