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Unieuro, primo big match al Palafiera. C'è Udine, Martino: "Dovrà essere uno stimolo. Mi aspetto un palazzetto caldo"

Un autentico big match tra le seconde della classe, che inseguono i felsinei a braccetto ad appena due punti

Nel menù domenicale della Pallacanestro Forlì 2.015 c'è l'Apu Udine, che arriverà al Palafiera forte della vittoria nel recupero infrasettimanale contro la Fortitudo Bologna. Un autentico big match tra le seconde della classe, che inseguono i felsinei a braccetto ad appena due punti. La squadra di coach Antimo Martino si presenterà all'appuntamento al termine di una settimana nella quale i biancorossi si sono allenati con tanta determinazione e concentrazione. Si annuncia quindi una battaglia da combattere davanti ad una bella cornice di pubblico.

L'avversario

"Affronteremo una squadra importante, dal grande potenziale - esordisce coach Martino - Concordo con il parere di tutti gli addetti ai lavori che Udine, insieme a Trieste, ha allestito roster di valore assoluto per puntare alla promozione finale. Si tratta di una squadra costruita in modo intelligente, con uno straniero come Jason Clark, che conosce molto bene il nostro campionato e che ha sempre giocato per il vertice, e un giocatore come Marcos Delia di grande esperienza che si sono ben inseriti in un pacchetto di italiani ben solido. Parliamo di una coppia di play come Lorenzo Caroti e Diego Monaldi, una coppia di ali piccole come Mirza Alibegovic e Irisi Ikangi che, tra tutti e 4, hanno ottenuto negli ultimi anni sei promozioni. A questi si aggiungono due giocatori come Raphael Gaspardo e Matteo Da Ros che rappresentano un vero plus per questa categoria".

"È proprio il valore dell'avversario però che dovrà darci motivazioni extra, perchè il nostro processo di crescita passa attraverso queste sfide importanti, con la voglia e la curiosità di provare a competere con le squadre di primissima fascia - prosegue Martino -. Dobbiamo mettere in campo tantissimo entusiasmo, convertirlo in energia, oltre ovviamente a mettere qualità alle cose che faremo in campo, che contro una squadra come Udine risulteranno fondamentali. Ci auguriamo di farlo, soprattutto potendo contare sulla spinta dei nostri tifosi".

Udine, analizza Martino, "è una squadra di qualità, che trova soluzioni anche davanti a scelte difensive differenti, e che tira con altissime percentuali da tre punti. Monaldi, Caroti e Alibegovic da sempre cercano il tiro dall'arco. Poi ci sono Ikangi e Clark che sono dei buoni tiratori e Gaspardo che è uno specialista. Udine è una squadra anche molto atletica e fisica. Servirà attenzione sui tiri da tre, che vengono costruiti in tanti modi. Dovremo fare quindi una partita di grande attenzione e solida sia in attacco che in difesa". 

Lo spogliatoio

L'Unieuro ha recuperato gli infortunati Dada Pascolo e Todor Radonijc: "Venerdì abbiamo svolto una parte di allenamento al completo e mi auguro che possano esserci ulteriori progressi", spiega Martino. Quanto allo spogliatoio, "la squadra è molto serena. Sappiamo che tipo di campionato ci troviamo a disputare, purtroppo i problemi fisici ogni settimana ci costringono ad adattarci e questo non ci sta aiutando. Siamo contenti di quello che stiamo facendo".

Il percorso di crescita

Martino si attende una maturazione dal punto di vista della personalità sul parquet: "Contro Bologna e Verona siamo mancati da questo punto di vista, seppur giocando in trasferta, in particolar modo nella regolarità durante i 40 minuti. Quindi c'è curiosità su come affronteremo Udine e con quale forza, lucidità e concentrazione staremo in campo. Quindi dovrà essere uno stimolo. Ma non è la partita contro Udine che cambierà la stagione, sia nel caso di vittoria che di sconfitta". 

Il tifo

Un aiuto potrebbe arrivare dal tifo: "Non posso che ringraziare il pubblico di Forlì, che è cresciuto sia in termini di numeri che di calore partita dopo partita che ci ha trasmesso. Siamo ripartiti con una squadra nuova, ma ciò che avevamo conquistato lo scorso anno in termini di entusiasmo e presenze ce lo siamo portati dietro. I ragazzi della Curva sono encomiabili, anche in trasferta. Giocare in un palazzetto caldo non è indifferente, in particolar modo in un campionato difficile. Quest'anno non esistono partite facili e Forlì non si può permettere di affrontare gli avversari dando per scontato il risultato finale. Siamo convinti di avere una buona squadra, ma non ci deve essere la presunzione di avere una corazzata che vince le partite per grazia divina". 

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