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Ciclismo in lutto: anche la Romagna piange Felice Gimondi

"Addio a un vero mito del ciclismo italiano e mondiale - scrive il deputato forlivese Marco Di Maio -. È stato uno dei pochissimi nella storia a vincere tutti e tre i grandi giri"

Il mondo del ciclismo piange la scomparsa di Felice Gimondi. Il prossimo 26 settembre avrebbe compiuto 77 anni. Gimondi è stato uno dei sette corridori ad aver vinto tutti e tre i "grandi giri", cioè Giro d'Italia (per tre volte, nel 1967, 1969, 1976, Tour de France (1965) e Vuelta de Espana nel 1968. Nel 1969 vinse anche il Giro di Romagna. Dopo il ritiro fu direttore sportivo della Gewiss-Bianchi nel 1988, e successivamente, nel 2000, presidente della Mercatone Uno-Albacom, la squadra di Marco Pantani. "Stavolta mi mancano veramente le parole: e il fiato - ha scritto su Facebook Marino Bartoletti -. A quasi 77 anni è morto Felice Gimondi, l'uomo più retto, gentile e interiormente bello che abbia mai conosciuto: il campione più puro. Ci tornerò sopra. Ma ora è impossibile. Mi schiacciano i ricordi. E fanno tanto male".

Addio a un vero mito del ciclismo italiano e mondiale - scrive il deputato forlivese Marco Di Maio -. È stato uno dei pochissimi nella storia a vincere tutti e tre i grandi giri: Giro d'Italia (nel 1967, 1969 e 1976), Tour de France (nel 1965) e Vuelta a España (nel 1968). È stato campione del mondo nel 1973 a Barcellona e tra i suoi trionfi vanta anche classiche-monumento come la Parigi-Roubaix, la Milano-Sanremo e il Giro di Lombardia (due volte). Un grande, che il ciclismo ricorderà in eterno".

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