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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Unieuro, qui ci vuole l'esorcista: anche Trieste passa al PalaGalassi 63-67

Forlì lotta ma si scioglie nel finale lasciando il passo alla solidissima Alma di Parks (30 punti), Da Ros e Bossi. La poca lucidità offensiva e il 15 su 27 dalla lunetta sono fatali nel match che doveva girare la stagione. La B ora è qualcosa di più che un fantasma.

La matematica è sola cosa cui ora Forlì può aggrapparsi. Nella partita che doveva girare la ruota della sfortuna e tramutare la paura retrocessione in rabbia rimonta, si è materializzata in una sconfitta – basta contarle: fa male al cuore – risicata, contro la solida Trieste. Recanati, strapazzata a Roseto è ancora a 4 punti ma il karma romagnolo è palesemente negativo.Dopo un avvio scintillante, l’Unieuro si è persa, lasciandosi prima recuperare poi imbambolare dalla dura difesa alabardata. Gli uomini di Dalmasson, che ben poco hanno avuto da Pecile e Green, hanno pescato punti e grinta da un gigantesco Jordan Parks (30 punti e 7 rimbalzi), Da Ross (13+12) e l’ottimo Bossi (10+9). Abbastanza per allungare al 37’ 55-61 e gestire le sterili sfuriate biancorosse. Per Forlì, male hanno fatto Ogo Adegboye confusionario e impreciso nel finale, peggio è risultato Melvin Johnson, un ectoplasma nei minuti decisivi e pure Ryan Amoroso che, come Simone Pierich, ha patito la rapidità e la fisicità giuliana. Da salvare, anche il 2/4 dai liberi negli ultimi 2’ è un macigno la prestazione di Riccardo Castelli.

Unieuro-Trieste, le foto di Alessandra Salieri

La partita – Parks in panca per i postumi di problemi alla schiena ingessa Trieste. I primi stralci di match mostrano i pezzi nuovi dell'armeria Valli: Ogo Adegboye e Riccrdo Castelli a segno: 2-5 (2'30”). Da Ros batte la buona guardia di Castelli e si propone quale unico rostro Alma. Ogo tenta di alzare i ritmi per spezzare l'innaturale equilibrio: il primo colpo è assist per cesto con supplementare di Amoroso (8-4, 4'). Gli alabardati proprio non ingranano, stretti dalle retrovie romagnole, altissime già sulla rimessa. Johnson che schioda la sua partita vale il +7, 11-4, 5'. Metre Valli “perde” Amoroso (2 falli), Dalmasson guadagna Parks: l'USA, in neanche 5', risponde da par suo mettendo 10 punti a fila di pregevolissima fattura. Per Forlì, Johnson è pronto a caricarsi la squadra in spalla e tiene l'Unieuro testa avanti, nonostante l'1su3 ai liberi nel finale: 19-14. La ripresa si mostra sott'insegna di Ogo “vede e provvede” Adegboye: il play anglo-nigeriano ispira la tranquillità di chi ha le chiavi in tasca (assaggio, dopo 1', è assist per Pierich: 23-16). Forlì in foga, spreca e lascia la lucidità altrove ma resta in modalità “lotta”, trovando tanta energia in Iba Thiam. Qualche sbavatura sporca l'intensità difensiva che è, comunque, il vero martello Unieuro. Dai recuperi romagnoli Ogo e Castelli dipingono il massimo vantaggio: +9, 27-18 (14'). Il secondo fallo Parks, riporta in campo Cittadini, sarebbe il momento di affondare. Al contrario Forlì si spegne: i cesti di Ogo e Melvin respingono la rimonta Alma (32-24, 17') solo in parte. Dalmasson ha infatti identificato la chiave per scardinare i giochi locali: isolamenti, rapidi ribaltamenti dentro-fuori e poi tanta legna in difesa. Bossi infila la tripla (32-29) che definisce la riapertura della partita. Al 20’ è comunque +4, Uni: 34-30. La ripresa vive del gruzzoletto forlivese (Castelli, perno difensivo, dalla lunetta tiene il +6, 38-32, 23'30”) finché il tridente Bossi-Da Ros-Parks accendono il turbo: messo all’angolo Adegboye, espulso dal gioco Johnson, seguono azioni fatte di recuperi e cesti ospiti. In 3’ il break è un devastante 2-13 (40-45, 26’35”). Panchinato il deludente moroso – lento e prevedibile – Johnson e Ogo fiammeggiano, regalando anche il III a Forlì: 47-45. L’avvio di IV è duro e masticoso: Coronica mette una tripla cui risponde Johnson (50-53, 37'13”). Il 4° mette Castelli in stand-by mentre Johnson confeziona due brutture: una forzatura dall’arco e una non-difesa su Bossi: è -5, 50-55 (34'). Ferri tiene in vita le speranze dalla lontana (finalmente una bomba) ma la stanchezza blocca idee e circolazione di palla. E’ tutto terribilmente lento e prevedibile. Forlì, pur a -2, 55-57 (36’), spreca la qualunque – perfino Ogo schianta la palla del pareggio sul ferro. Trieste e Parks ringraziano: 55-61. Di solo cuore l’Uni si aggrappa alla speranza ma Castelli – comunque il migliore di Forlì – in due tornate ai liberi fa 2/4 commettendo anche il suo quinto fallo dopo il ferro di Ferri per il potenziale sorpasso (59-61 a 1’). Con 44” da giocare, nell’ennesima azione tutta palleggi e poco movimento, Adegboye scheggia il cesto da 6.75. Scatta la corsa al fallo sistematico che Trieste vince in agilità con l’impeccabile Parks (4/4). Finisce 63-67.

Unieuro Forlì - Alma Trieste 63-67 (19-14, 15-16, 13-15, 16-22)

Unieuro Forlì: Melvin Johnson 19 (5/9, 2/7), Ogooluwa Adegboye 14 (4/11, 1/4), Riccardo Castelli 9 (1/4, 0/1), Ryan Amoroso 8 (3/5, 0/0), Michele Ferri 5 (1/2, 1/5), Davide Bonacini 4 (2/3, 0/0), Iba koite Thiam 2 (1/1, 0/0), Simone Pierich 2 (1/1, 0/1), Paolo Rotondo 0 (0/0, 0/0), Francesco Paolin 0 (0/0, 0/0)
Tiri liberi: 15 / 27 - Rimbalzi: 25 5 + 20 (Ryan Amoroso 6) - Assist: 9 (Ogooluwa Adegboye 4)


Alma Trieste: Jordan Parks 30 (11/13, 0/1), Matteo Da ros 13 (5/9, 0/1), Stefano Bossi 10 (3/5, 1/6), Andrea Coronica 7 (2/2, 1/1), Alessandro Cittadini 4 (2/5, 0/1), Andrea Pecile 2 (1/2, 0/2), Alessandro Simioni 1 (0/0, 0/1), Javonte damar Green 0 (0/0, 0/1), Lorenzo Baldasso 0 (0/2, 0/2), Massimiliano Ferraro 0 (0/0, 0/0)
Tiri liberi: 13 / 17 - Rimbalzi: 38 7 + 31 (Matteo Da ros 12) - Assist: 10 (Matteo Da ros 3)

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