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Dovizioso chiude il 2018 da vincente: trionfo a Valencia nel diluvio

Per il forlivese si tratta della dodicesima vittoria nella top-class, ad una lunghezza da Max Biaggi e Randy Mamola), la 21esima in tutte le classi. Il portacolori della Ducati ha preceduto la Suzuki di Alex Rins e la Ktm di Pol Espargaro.

Andrea Dovizioso chiude il 2018 da vincente. Il forlivese della Ducati ha fatto suo un bagnatissimo Gran Premio della Comunità Valenciana. Per il forlivese si tratta della dodicesima vittoria nella top-class, ad una lunghezza da Max Biaggi e Randy Mamola), la 21esima in tutte le classi. Il portacolori della Ducati ha preceduto la Suzuki di Alex Rins e la Ktm di Pol Espargaro. La quantità d'acqua in pista è stata la variabile decisiva, anche per la scelta delle gomme. Dopo 15 dei 27 giri la bandiera rossa ha interrotto una gara che aveva visto l'uscita di scena di Marc Marquez e Maverick Vinales e con la classifica valida al 13° passaggio con primo Rins, secondo Dovizioso e terzo Valentino Rossi.

Alla seconda ripartenza DesmoDovi, con gomme nuove, ha preso il comando davanti a Rins e Rossi. A 8 giri dalla fine il "Dottore" ha passato lo spagmolo, ma la curva 12 gli è stata atale: la sua rimonta è finita nella sabbia, ripartendo e concludendo 13esimo. Dovizioso ha regalato così alla Ducati il settimo successo stagionale, chiude l'anno come lo aveva iniziato. Guardando tutti dal gradino più alto del podio. 

"È una bella soddisfazione finire il campionato così", esclama Dovizioso, che racconta così la sua perla: "Non è stato semplice e sono contento di non essere caduto nella prima parte quando c’era molta acqua. Poi dopo la bandiera rossa la moto andava bene. Abbiamo anche fatto delle modifiche, ho cambiato le gomme, mettendole nuove, e la spingevo come volevo. E' stato importantissimo aver risparmiato un set". Il portacolori della Ducati traccia un bilancio del 2018: "È stato un anno con alti e bassi, però abbiamo sempre migliorato e questo è positivo. È un bel segnale in vista del prossimo anno e gli avversari lo sanno".

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