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Fabio Scozzoli: "Prima le Olimpiadi di Rio, poi l'Isola dei Famosi"

Fabio Scozzoli è l'idolo non solo di San Martino in Villafranca, dove abita, ma anche di Forlì. Ai mondiali di Shangai, con i due argenti vinti nei 50 e nei 100 rana dal giovane prodigio, abbiamo sognato. Un’altra festa in suo onore, questa volta “con i fuochi d’artificio”

Un’altra festa in suo onore, questa volta “con i fuochi d’artificio”. Fabio Scozzoli è l’idolo non solo di San Martino in Villafranca, dove abita, ma di Forlì. Anche dell’Italia, che nel nuoto maschile ha sognato ai mondiali di Shangai, con i due argenti vinti nei  50 e nei  100 rana dal giovane prodigio. Ma non si è montato la testa. Apre lui la porta di casa, nessun manager o addetto stampa, e mi invita ad entrare.  La conversazione è piacevole e Fabio è rilassato e gentile. Dopo gli impegni  in piscina, venerdì  lo attendono tifosi, amici e altri giornalisti.

Intervista a Fabio Scozzoli


 

Quando sei decollato verso Shangai  ti spettavi di tornare con due medaglie?
Con una sì. Nei 100 ci pensavo e ci speravo. L’altra non era un mio obiettivo, ma è stata una bella sorpresa.
Hai sperato mentre eri in vasca per i 100 di arrivare primo? Sapevo che era impossibile, lo vedevo davanti (il norvegese Alexander Dale Oen ndr). E’ stato irraggiungibile a Budapest. A Shangai le nostre distanze si sono accorciate

Un’altra festa. Come vivi il rapporto con la tua città?
Il mio paese è molto caloroso, ci conosciamo tutti, in tanti mi hanno visto crescere. E’ questo il bello di vivere qui. Non mi piacciono le grandi feste. Forse questa volta hanno un po’ esagerato (ride ndr), ci sono anche i fuochi d’artificio.

Però sei andato al compleanno di Federica Pellegrini?
E’ stata una festa abbastanza intima, eravamo tutti noi del nuoto

Quali sono i prossimi obiettivi?
Gli Europei in vasca corta in Polonia. Spero di portare a casa due ori, l’obiettivo primario è nei 100. Ma mi piacerebbe vincere anche nei 50

Chi sono i tuoi miti nello sport e nella vita?
Nello sport Pippo Inzaghi, sono molto milanista. Nel nuoto Rosolino e Fioravanti: ho iniziato a seguire questo sport con le olimpiadi di Sydney. Nella vita (ci pensa e poi si illumina ndr) mia sorella, che ha 3 anni più di me, 25, ma quest’anno ne compie 26. Fa una vita sana, si è appena sposata, la vedo felice. Mi piacerebbe avere una vita come la sua

Sei stato in giuria a Miss Italia, com’è andata?
Una bella esperienza, c’erano anche Luca Dotto, Fiona May, Eleonora Abbagnato, sportivi con i quali ho parlato bene. Gli attori non sono tanto alla mano invece.

Parteciperesti all’Isola dei Famosi da inviato, come ha fatto il tuo collega Filippo Magnini?
Molto volentieri, ma tra 5 anni, dopo le olimpiadi di Rio

Kosuke Kitajima ti ha regalato la sua cuffia, cosa ha significato per te?
E’ un mio mito, il più forte ranista di tutti i tempi con 2 ori sia ad Atene che a Pechino e  sono sicuro che a Londra non si tirerà indietro. Non so perché non mi sia venuto in mente prima. Comunque la cuffia gliel’ho chiesta…e lui me l’ha data molto volentieri. Nonostante in Giappone sia un idolo è rimasto umile.
 

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