Destino amaro per la Fulgor Libertas Forlì. Il tribunale ha sancito il fallimento della società, ritiratosi dall’attività agonistica lo scorso 2 gennaio con un debito di diversi milioni di euro. A chiederlo era stato il procuratore capo Sergio Sottani e il sostituto Federica Messina, l’Ente Fiera, creditrice di 100mila euro, tutelato dall’avvocato Denis Faedi, e l’ex allenatore Massimo Galli, difeso dal legale Enrico Zorzi del foro di Teramo. La prossima udienza con i creditori è stata fissata al primo luglio.

Nei giorni scorsi Massimiliano Boccio insieme alla moglie Mirela Chirisi, presidente della FulgorLibertas si sono presentati con l’avvocato Massimo Colaianni di Monza-Brianza. Ma soltanto Chirisi, in qualità di presidente è entrata in aula. Dopo l'udienza i giudici si erano presi cinque giorni di tempo per decidere. Ma venerdì è arrivato il verdetto finale. Un gruppo di oltre 300 tifosi, assistiti dall'avvocato Andrea Romagnoli, si sono mobilitati per un'azione contro Boccio e Chirisi.

LE REAZIONI - "Inutile negarlo la notizia ci provoca un gran tuffo al cuore, perché comunque fallisce una storia legata alla città, ai tifosi, al basket - evidenziano Christian Battistini e Lucia Bongarzone del "Comitato Abbonati Fl" -. Uno storia che nel bene e nel male ci ha regalato emozioni che rimangono patrimonio importante per noi tifosi e che rimarranno nella storia del basket. È stata staccata la spina, e se per un verso non gioiamo, dall'altro siamo, però, infinitamente sollevati. Non dovremo più assistere allo scempio cestistico praticato fino ad oggi. Quel declino, che ha visto nella discesa in campo degli Under e nel ritiro della squadra il suo momento peggiore, è arrivato alla capolinea, al suo gameover. Con la nostra azione non abbiamo mai perseguito l'obiettivo del fallimento ma la ricerca della verità su cosa ci ha portato fino a qui. Abbiamo fiducia nella Magistratura, nel loro lavoro e sapremo attendere fiduciosi ciò che emergerà dalle indagini anche rispetto alla nostra querela per truffa".