Una possibilità per il Forlì di accedere alla serie superiore, vale a dire la Lega Pro, tramite il ripescaggio. E' ancora presto per dire se e quanto sia possibile, dal momento che le variabili in gioco sono tante, ma l'ipotesi non è campata in aria. Lunedì la Lega Nazionale Dilettanti, tramite un comunicato ufficiale, ha emesso la graduatoria degli aventi diritto al possibile ritorno fra i professionisti: il Forlì parte da un 14° posto, non troppo esaltante, e che di fatto renderebbe vane le speranze, dal momento che non è ipotizzabile un numero tale di ripescaggi, nonostante le società nelle serie superiori siano tante.

Il Forlì nella stagione appena passata ha militato nel girone D della serie D, posizionandosi terzo, con il primo posto ad appannaggio del Parma piombato dalla serie A nei bassifondi per i suoi problemi finanziari. Tuttavia a rendere più probabile una possibile risalita del Forlì ci sono altri fattori, principalmente economici: la società ha aderito pubblicamente alla proposta di pagare 250mila euro a fondo perduto per l'accesso alla Lega Pro, inoltre si rientra nei parametri imposti dalla Figc (stadio/pubblico/solidità societaria) e così i galletti balzerebbero di diritto davanti a quasi tutte le squadre che lo precedono.

Ovvio che di certo non c'è ancora nulla e solo con le prime scadenze imposte dal calendario si inizieranno a delineare le prime defezioni. Sicuramente, con quello che è successo l'anno scorso, dove i galletti pur avendo tutte le ragioni del mondo (insieme al Gubbio)  per essere riammessi in Lega Pro ai danni di società coinvolte in vicende giudiziarie di combine. Ora, dopo essere stati "sbattuti" fra i dilettanti, la società si muove con cautela sapendo che la strada che porta alla gloria è ripida e tortuosa ma la forza e la volontà dei soci tutti, è la base che tiene in piedi la speranza.