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Savona e Teramo retrocesse in Serie D: il Forlì torna in Lega Pro

I biancorossi sono stati riammessi in Lega Pro in seguito alla sentenza emessa giovedì mattina dal Tribunale Federale Nazionale della Figc relativa al processo di primo grado al Calcioscommesse

La Forlì del calcio fa festa in Piazza Saffi. I biancorossi sono stati riammessi in Lega Pro in seguito alla sentenza emessa giovedì mattina dal Tribunale Federale Nazionale della Figc relativa al processo di primo grado al Calcioscommesse. Per quanto riguarda la combine Savona-Teramo, per il club abruzzese è stata confermata la responsabilità diretta del patron Luciano Campitelli e quindi la retrocessione in Serie D, ma senza penalizzazione. Lo stesso vale per il Savona.

Per i due presidenti, Campitelli e Dellepiane, accolte in pieno le richieste del procuratore: cinque anni di squalifica più preclusione. Entrambe le compagini, sanzionate con una multa di 30mila euro, potranno presentare ricorso in appello entro lunedì. Tra una decina di giorni i processi di secondo grado presso la Corte d'appello federale. Entro lunedì le difese dovranno presentare gli eventuali ricorsi.

"Se la sentenza verrà confermata (non vedo come non possa esserlo), miei cari amici e tifosi festeggeremo tutti insieme la nostra vittoria, quella della "lealtà sportivà", aveva dichiarato il presidente del Forlì, Stefano Fabbri. Il 27 agosto saranno stilati i calendari. Nel pomeriggio intanto il Forlì ha sostenuto un test contro il Civitella, superandolo per 7-0. In rete Bisoli e Personè nel primo tempo, mentre nella ripresa Turchetta ha siglato una tripletta. A chiudere il match Bergamaschi e Bussaglia.

SAMORI' - Grande soddisfazione per l'assessore allo Sport del Comune di Forlì, Sara Samorì, che ha incontrato in Piazza il presidente biancorosso Fabbri: "E' una delle notizie più belle di questo primo anni di mandato, con Stefano Fabbri c'è stata sintonia sin dall'inizio, su tutto. Prima di tutto la grande soddisfazione è per il segnale forte dato dalla procura federale, poi ovviamente per la rivioluzione copernicana in atto nello mondo dello sport forlivese con le prime squadre. Gli sforzi d Fabbri e del suo staff sono stati ripagati. Quella di oggi è una vittoria morale, l'anno prossimo vogliamo replicare anche sportivamente". 

DI MAIO - "Quello che ci era stato tolto in campo per le schifezze del calcioscommesse, ci viene restituito dalla giustizia sportiva. Sono contento per i tifosi, per la città e per il gruppo dirigente della società che a partire dal presidente Stefano Fabbri rischia del proprio per far crescere tutta la squadra, in particolare il settore giovanile - afferma il deputato Marco Di Maio -. Il 6 settembre comincia il campionato, avanti tutta". Continua il parlamentare: "In due settimane siamo passati dal rischio assurdo di essere esclusi anche dalla serie D e dunque di ripartire dalla Terza categoria per un cavillo amministrativo (poi risolto con ammissione di errore di chi aveva sbagliato le procedure) al ritorno in serie C".

Chiude Di Maio: "Dove il Forlì avrebbe meritato di rimanere conquistando la salvezza sul campo. Non è stato possibile anche perché qualcuno ha drogato i risultati di alcune partite con il calcioscommesse. Ora lo sforzo della società, merita di essere sostenuto essendo, come in pochi altri casi nel calcio professionistico, sulle spalle di un nutrito gruppo di piccoli imprenditori locali con la passione per il pallone, deve essere massimo per corrispondere all'entusiasmo che la notizia ha generato tra i tifosi e gli sportivi forlivesi".

RONDONI - "Alé Furlè non solo per il ritorno in Lega Pro, ma anche per uno calcio sano, pulito, che sia di esempio per i giovani e che combatte contro il marcio che combina e trucca le partite e svilisce lo sport - esclama invece Alessandro Rondoni -. In attesa delle conferme ufficiali e dei percorsi processuali, è il momento di sostenere il Forlì Calcio e tutto lo sport forlivese con il tifo, gli abbonamenti e forme di investimento sia pubblico sia privato".

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