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La crisi del Forlì nell'anno del centenario, la società: "Nessuna volontà di abbandonare. Conti in ordine"

Quello del presidente Gianfranco Cappelli, dopo il ko del 24 febbraio scorso in casa contro il fanalino di coda Castelfidardo, è stato solo uno sfogo

"Non vi è nessuna volontà di abbandonare la società". Quello del presidente Gianfranco Cappelli, dopo il ko del 24 febbraio scorso in casa contro il fanalino di coda Castelfidardo, è stato solo uno sfogo. Lo puntualizza il Forlì calcio in una nota, specificando che l'intento della società è quello "di voler fare di tutto per “raddrizzare” questa stagione", che vede i biancorossi nell'anno del Centenario al terz'ultimo posto in classifica con appena 27 punti, frutto di cinque vittorie, dodici pareggi e tredici sconfitte.

Da viale Roma tengono inoltre a puntualizzare che la società non sta attraversando una crisi economica e finanziaria: "La società assolve a tutte le sue obbligazioni e, dopo il fallimento del 2006-2007, non si sono verificati più episodi negativi nella gestione". Il Forlì ora come non mai ha bisogna dei suoi tifosi per carcere di risalire la china di una classifica che viene definita "bugiarda": "Il messaggio che inviamo ai tifosi ed a chi vuole essere vicino al FC Forlì è quello di supportarci con un tifo genuino, di supportare una società sana che crede in un risultato positivo a fine stagione".

Viene inoltre ammesso dalla società che "sono stati commessi errori nelle strategie sportive, forse, che hanno disorientato probabilmente i giocatori e la tifoseria provocando, nei primi, sfiducia nelle loro capacità, e, nei secondi, sconforto e rabbia per dei risultati che non arrivavano proprio in una stagione che doveva essere storica in positivo. La società è, però, in prima fila e non arretrerà dinanzi alle difficoltà sul campo perché il Forlì calcio e la città di Forlì meritano grandi risultati".
 

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