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Fulgor, come buttare via una vittoria: vince Ostuni allo scadere 68-67

Incredibile finale a Brindisi: sempre davanti, i biancorossi si fanno recuperare cinque punti negli ultimi 24" gettando nel pantano il più prezioso dei successi. Prima imputata, stavolta, la gestione tecnica del finale.

Neppure quando il vento soffia – e  soffia forte – a favore, Forlì riesce a portare a casa la sua prima, sospirata, vittoria esterna. Vero che la FulgorLibertas era scesa a Brindisi per l'anticipo contro  Ostuni, senza l'atteso rinforzo in area e con il duo Casoli-Lestini dato per infortunato, ma per come s'è dipanato il match lungo i 40' tra Domotecnica e MarcoPolo, il successo era cosa quasi certa per i romagnoli. Testa avanti per 38' (anche di 12 lunghezze) grazie alle buone prove di Huff e Wanamaker, i romagnoli sono arrivati a 24” dal gong sul +5 (62-67 dopo un 2 su 2 dalla lunetta di Trapani) poi si sono eclissati nel mare torbido delle indecisioni tecniche.

Fatali, in particolare, la scelta di non far mai fallo sugli ostunesi, bravi - loro sì... - a realizzare con Carenza il -2 e a punire poi ancora dalla distanza con Berti un sanguinoso fallo offensivo di Trapani. Un break di 5-0 in 20” che ha rispedito Forlì a casa con le fatidiche pive nel sacco.

SONDAGGIO: LA FULGOR CE LA FARA'?

Primo quartoCasoli subito in quintetto svela la pretattica di Vucinic che in anteprima di gara aveva dichiarato indisponibili il centrone italiano e Lestini. Entrambi invece fanno capolino in campo già nel primo tempo. Scambi d'avvio sono pro Forlì che mostra i canini, partendo molto bene, con la grinta giusta. Dopo 5' è break di 0-10 (con 4 punti di Wanamaker e 5 di Trapani) che vale il 4-13. Un antisportivo su Austin Freeman di Johnson a 6'30” e un fallo su Joe Trapani, spingono Forlì (positivissima in difesa con la zona e a rimbalzo) al nuovo massimo vantaggio: +11, 6-17, al 7'. Ostuni, con Rinaldi e Diliegro nel pitturato, non riesce a sfruttare la debolezza romagnola sotto il cesto e la FulgorLibertas resta in grasso vantaggio: 11-19, 9'. L'Assi tenta di limare il gap con Jurevicus che rimane però importante, anche al 10', toccato sul 13-19.

Secondo quarto – In apertura di periodo Mambu Freeman griffa il nuovo +10 (13-23, 11') ma la difesa molle (è palese la sofferenza forlivese a contenere i pari se schierata a uomo) e l'attacco privo del solito solido apporto di Huff, ben contenuto dai mastini di Ostuni, consentono al Koblucar di riavviare il motore Domotecnica: al 13' è 20-25. Proprio il finnico biancorosso rimette i romagnoli in carreggiata, bastonando la pochezza dei locali dall'arco e ai liberi: al 18' è +10, 23-33. Uno scambio di cortesie con fallo su Diliegro e tecnico alla panchina ostunese mantiene i pesi in campo (27-35, 19') finché due cesti consecutivi di uno Shawn Huff sempre più “mentalizzato” fanno toccare, proprio allo scadere di tempo, il nuovo +10 romagnolo: 29-39.

Terzo quarto – Le cose migliori i romagnoli le mostrano a inizio ripresa. Da applausi, anzitutto, l'azione del +12: stoppata di Freeman che poi serve un bell'assist a Wanamaker per uno schiaccione che vale il 29-41 del 22'. Sarebbe il momento per infierire su un'Ostuni in evidente confusione con Klobucar e Rinaldi fuori sincrono ma così non è, e mentre i ragazzi di Marcelletti sparacchiano, Forlì non fa meglio. La prima tripla della serata di Freeman consente comunque di mantenere i biancorossi a +12, 34-46, 27'30”. A questo punto Johnson comincia a carburare e quasi da solo, a suon di penetrazioni, porta Ostuni sotto quota decina: 41-50, 30'.

Quarto quarto – L'equilibrio di fine III periodo si riflette, decuplicato, sugli ultimi 10' di gara. Diliegro apre le danze (44-50, 31'), seguito a ruota da Johnson le cui doti esplosività sono esaltate dalle morbide difese a uomo biancorosse. Il 5° fallo Casoli apre praterie in area ma la risposta agli arrembaggi gialloneri arriva comunque, da Brad Wanamaker: sua la tripla del 50-57 (34'). Fallo e cesto sul tiro da 3 di Huff fanno che schizzare nuovamente la Fulgor avanti (52-61, 36') ma ancora Johnson sfrutta al massimo tutte le sue potenzialità in entrata, poggiando al cesto 4 punti che valgono il -3, 58-61 (37'30”). A 1' Carenza stoppato da Borsato poi l'errore di Jurevicus regalano alla MarcoPolo un mini tesoro per il rush finale: +5, 60-65, 39'. Forlì non è però buon economo e nonostante il divario sia sostanzioso ancora a 24” dalla sirena grazie a un 2su2 dalla lunetta di Trapani (62-67) il ribaltone è dietro l'angolo. A materializzarlo il “panchinaro” Carenza che indisturbato l'insacca dalla distanza (65-67). Rimessa dal fondo, palla a Joe Trapani che spinge via Jurevicus commettendo fallo di sfondamento. La palla torna a Ostuni che pesca libero in angolo, pure lui indisturbato, Berti che dalla distanza trancia di netto le gambe a Forlì. Sul 68-67 Wanamaker avrebbe 4 secondi d gestire ma s'impasta contro il muro ostunese sancendo la più dolorosa sconfitta dell'anno.

DOMOTECNICA OSTUNI – Sirakov ne, Klobucar 11, Jurevicus 7, Diliegro 10, Basei 5, Margio ne, Rinaldi 3, Carenza 5, Rossetti 3, Johnson 22, Berti 5. All. Francesco Marcelletti

MARCOPOLOSHOP - Wanamaker 15, Freeman 18, Huff 11, Tapani 13, Casoli 6, Borsato 2, Lestini, Natal 2, Bianchi ne, Basile ne. All. Nenad Vucinic.

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