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Fulgor Libertas, è ancora notte fonda: a Mantova è ko 69-61

La poca organizzazione offensiva nel finale e le percentuali dal campo condannano Forlì al quarto stop in altrettante partite. Le triple di Fultz, Gaddefors e Rullo (la prima dopo sette a vuoto) fanno saltare il banco.

Nuota ancora sul fondo la navicella Fulgor Libertas. Pure sulle rive del Po, in quel di Mantova, per la truppa di Alex Finelli non c'è stata gloria: Forlì lotta, difende benino, abbozza una crescente organizzazione di gioco ma alla fine, negli ultimi 5' di gioco, col punteggio fisso su un asfittico 49-49, quando c'era da mordere, molla sotto i colpi da 3 di Gaddefors, Moraschini, Rullo e l'intensità difensiva di Johndre Jefferson. Da rivedere - oltre a un paio di fischiate oltremodo punitive su Zizic nei momenti salienti, tra cui uno sfondamento sul filo della simulazione di Jefferson - le percentuali di tiro: il 34% da 2 (13/38) e il più che pessimo 14% dall'arco (2/14).

La partita. Il riscaldamento rassicura circa presenza, almeno in panca, degli infortunati Ty Abbott e Sani Becirovic. Lo starting five conferma le discrete condizioni del play sloveno mentre per la guardia USA non ci sarà neppure un secondo sul parquet. Risponde Mantova col quintetto alto Fultz, Rullo, Gaddefors, Amoroso, Jefferson. Forlì sfodera subito la zona (2-3) pietrificando gli Stings che non trovano la chiave per aprire la scatola (4-4, 3'30" con 0/2 di Rullo a 3). Troppe occasioni mancate regalano a Mantova il primo vantaggio, 7-4 al 5' grazie a cesto e fallo della solida ala Ryan Amoroso. Becirovic ispira l'attacco, specie Bruttini che, infilando 5 punti di seguito, consegna la testa a Forlì: 7-9, 7'. I romagnoli difendono bene, tagliano fuori Jefferson dai giochi, concedono spazi agli sterili Gaddefors e Rullo ma, a parte una tripla di Sani per il +3 (9-12) al 8'30", non c'è ancora abbastanza gioco per fuggire. Restano bagnate le polveri dall'arco: 1/7 con 0/3 di Frassineti. Moraschini e l'ubiquo Jefferson riportano tutto in piano: 14-13, 10'. L'andamento è quello da lenta china anche nel II: troppi errori dalla distanza, poca fluidità offensiva e un paio di amnesie difensive sui cambi mettono in mano agli Stings un minimo abbrivio, 18-15 su cesto di Landi (12'30"). Time out di Finelli ha effetti zero sul gioco biancorosso. Bene che Mantova sia in vena di grazie e regalie, specie da 6,75. Le uniche due triple mantovane del quarto (di Moraschini al 15' e Landi 50" dopo) graffiano il tabellone: -9, 26-17. In difesa l'arrocco regge (non un rimbalzo offensivo concesso ai lombardi) lato offensivo dall'arco per l'FL è povertà pura (9% al 20', 1 su 119. Unica soluzione è offerta dall'asse Sani-Zizic che, poco a poco, colma il divario (26-21, 17'30"). La gara si può dire ripresa (nonostante Frassineti e Carraretto non portino nulla alla causa) quando Becirovic e un positivo Bruttini griffano il -1, 26-25 (19'10"). Mantova continua a non vedere lume (0 punti dal 15') e ultime azioni ossificano il punteggio al 20', 27-25. Buone notizie d'avvio ripresa sono i 5 punti di Carraretto (31-30, 1') meno le sbavature nell'esecuzione dei giochi e nelle retrovie. La partita, se possibile, peggiora di tono, assumendo quelli amatoriali: Rullo e Andreaus fanno a gara a chi sforna brutte robe; e la vince l'ala ospite con tre perse. L'ultima capitalizzata da Moraschini che schiaccia il +5 Dinamica, 37-32 (25'). Finelli chiama a sé i suoi; Frassineti e Sani s'incaricano di mettere in campo il verbo. Jefferson con 2su2 dopo fallo di Zizic alza l'asticella a +6 (40-34, 27') ma l'intensità romagnola è nuovamente di livello. Sani-boy guadagna antisportivo da Landi e un libero di Saccaggi profumano di recupero: 40-38, 28'10". Anche se Gaddefors imbrocca dalla lunga la sua prima bomba "seccando" il pareggio di Bruttini (su assist di Becirovic), 43-40, 30', l'aria al PalaBam è finalmente respirabile. Frassineti toglie finalmente il coperchio dalla massima distanza ed ecco servito il primo strappo biancorosso: 43-45, 31'. A parte una bomba di Fultz (49-47, 33'20"), la "zonaccia" pare sempre rebus per gli Stings. E' il momento del tutto per tutto: col punteggio fisso sul 49-49 a metà periodo, Finelli cala la carta del quintetto piccolo con Carraretto ala alta. La difesa è più mobile ma non abbastanza per reggere l'urto della ritrovata vena mantovana da 3: Fultz ne mette due, una Gaddefors che punendo due leziosità di Becirovic (palla dietro la schiena? Perchè?) taglia la difesa per un dolorosissimo +5, 57-52 a 3'21" dal gong. Non sarebbe finita ma Sani in evidente debito d'ossigeno sbaglia un facile appoggio per il pareggio. Moraschini senza pietà punisce dalla masima distanza (60-55). Segue il lancinante 4° fallo di Zizic in attacco. Frassineti lima (60-58, 38'10") ma un altro dubbiosissimo fallo comminato a Zizic (5°) su Jefferson nella sua prima azione spalle a canestro della partita, spegne l'urlo in gola. Come Moraschini, è la volta di Rullo per infilzare il cesto con la sua prima, devastante, bomba delle 8 tentate: 63-58, 38'50". Il banco è saltato: seguono tentativi romagnoli a vuoto per il 69-61 pro Dinamica e i quasi 1400 presenti festeggiare un successo che vale oro.

DINAMICA STINGS MANTOVA 69
FULGOR LIBERTAS FORLì 61
PARZIALI - 14-13, 27-25, 43-40


DINAMICA MANTOVA - Mazic ne, Jefferson 14, Moraschini 18, Gaddefors 13, Rullo 3, Fultz 6, Landi 10, Stanzani ne, Amoroso 5, Maccaferri. All.: A. Morea
FULGOR LIBERTAS - Abbott ne, Becirovic 15, Carraretto 8, Frassineti 10, Zizic 13, Bruttini 12, Saccaggi 3, Andreaus, Saletti ne, Criveto ne, Agatensi ne. All.: A. Finelli
ARBITRI - Nicolini, Wassermann, Trifiletti

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