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Fulgor Libertas, è rottura tra squadra e Boccio: "mantenere gli accordi o sarà sciopero"

Sarà una delle domeniche più brutte della storia del basket forlivese: pezzi di squadra in sciopero, società sull'orlo del baratro e tifoseria pronta a protestare.

Sarà una delle domeniche più brutte della storia del basket forlivese: pezzi di squadra in sciopero, società a picco e tifoseria pronta a protestare. Parola ai protagonisti ovvero a quelli che, in condizioni normali, parlerebbero solo di sport giocato. A dar il senso di quanto grave sia la situazione vissuta dal club forlivese, dopo averlo più volte “minacciato”, ecco oggi, alla vigilia della sfida con Casalpusterlengo, un comunicato vergato di loro pugno da squadra e staff tecnico che prova a metter i puntini sulle i, a spazzare i dubbi ma, soprattutto, a metter Boccio & Co. davanti ai loro obblighi. Lo riportiamo integralmente:

Al fine di fare chiarezza sulle difficoltà che stiamo affrontando dal 28 agosto ad oggi, giocatori, staff tecnico, medico e dirigenziale vogliono comunicare quanto segue: 1) i giocatori Ty Abbott, Davide Andreaus, Sani Becirovic e Andrija Zizic, al contrario di quanto scritto, non hanno percepito alcun stipendio. I restanti tesserati hanno ricevuto uno stipendio sui tre ad oggi maturati. 2) gli accordi contrattuali riguardanti gli alloggi sono stati rispettati solo in minima parte. Solo quattro tesserati risiedono negli alloggi previsti nei contratti, ma non senza difficoltà, poiché sono già sopraggiunti ritardi nel pagamento di affitti ed utenze. 3) considerata la gravità di quanto sopra e le continue promesse di pagamento mai rispettate e sempre posticipate, alcuni giocatori hanno deciso di non prendere parte alla partita di domani. Queste problematiche non permettono alla squadra di svolgere il proprio lavoro in modo adeguato e consono agli impegni di affrontare. La proprietà ha assicurato a squadra e staff la soluzione dei piccoli e grandi problemi senza specificare quando. Auspichiamo che questo avvenga nel minor tempo possibile per permettere alla squadra di riprendere il normale svolgimento dell’attività.

Facile dedurre che domenica, contro la Casalputerlengo di Poletti, Chiumenti e Young, sugli spalti sarà contestazione (già sono apparsi striscioni fuori dall'impianto che invitano la nuova dirigenza a rispettare gli impegni, ricordando alla vecchia i debiti lasciati in eredità) mentre in campo non vedremo certamente né Ty Abbott (in bilico tra Latina e una compagine europea di buon livello), Andrija Zizic né Sani Becirovic che pur a Forlì già da mercoledì, di far il martire non ne ha voglia e sta valutando l’offerta di Treviso che ne farebbe bandiera verso il rilancio di una piazza storica. Il blocco di italiani guidato da Matteo Frassineti (a lui il PalaFiera, per l’impegno, l’attaccamento alla maglia e la voglia di non mollare dimostrati in questi giorni di pece, dovrebbe dedicare qualcosa di più di un applauso) sarà opportunamente addizionato da giovani dell’Under 19. Tutto in attesa che Boccio materializzi quella fantomatica liquidità cui, tra un viaggio a Londra, telefonate a vuoto in Lussemburgo e il volo negli USA programmato per lunedì, a questo punto solo lui crede ancora. Già perché se il limite del ridicolo è già stato superato ampiamente, tornare indietro pare davvero un miracolo. 

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