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Fulgor Libertas, linea verde contro Trieste: in campo solo gli under

Ingresso libero e solo ragazzi delle giovanili: ecco la domenica “speciale” regalata da Boccio ai tifosi forlivesi.

This is the end, my only friend, the end. Jim Morrison e i Doors sono la miglior colonna sonora per quelli che sembrerebbero essere (il condizionale è solo precauzionale: la baracca sta davvero chiudendo i battenti) i titoli di coda della storia della prima realtà cestistica romagnola, la Fulgor Libertas. Una “creatura” vissuta visceralmente da un'intera città, la stessa che oggi, con molta rassegnazione, è alle prese con la fine brutale di ogni sogno di grandezza e con le cicliche illusioni sforante dal timoniere Massimiliano Boccio. Mentre “il pirata” (difficile, ex post, trovare nomignolo migliore) continua a giurare di lavorare per recuperare liquidità, domenica contro Trieste in campo ci saranno solo i ragazzi delle giovanili – Frassineti, Brighi, Carraretto, pur se ancora di stanza a Forlì, non scenderanno in campo. Che detta così è più semplice di quanto sembri. “Stiamo studiando come metter in campo dieci ragazzi, perché siano in regola: occorre fare un ulteriore tesseramento per categoria pro; dev'essere tutto secondo norma onde evitare ulteriori penalizzazioni (sarebbe un bel 20-0 a tavolino e -1 in classifica ndr)” spiega il diesse Lino Frattin nella penombra del PalaFiera. Al suo fianco, sereno, con la tranquillità di chi combatte e non ha nulla da rimproverarsi, coach Alex Finelli. Lui domenica ci sarà, così come Griffin e Vecchi. Insomma, il problema delle prossime ore è, insomma, trovare altri 5/6 ragazzi biancorossi da affiancare ad Agatensi, Criveto, Drudi, Nero e forse Saletti il quale, sfrattato dall'hotel di Fratta Terme mercoledì come Saccaggi e Brighi, ha fatto le valigie ed è tornato a Brescia. Una resa all'evidenza che la deriva sia irreversibile, l'ingresso libero che lo staff e la parte tecnica vorrebbero proporre per la partita di domenica contro Trieste. “Vedremo se sarà fattibile” chiude Frattin mentre dagli spogliatoi esce, dopo un conciliabolo con atleti e staff, esce l'assessore allo sport Sarà Samorì. “Stringe il cuore a vedere questa situazione – dice l'assessore –. Boccio non lo sentiamo da mercoledì se non per interposta persona. Stasera ho voluto esser qui per parlare con i ragazzi, cogliere cosa vorranno fare. Ci siamo dati appuntamento a lunedì in Comune anche col sindaco. Speriamo che per allora la situazione sia evoluta. Anche perché entro venerdì prossimo bisogna chiudere la partita dei premi Nas.” Senza quelli – o proprio in vista di quella scadenza già passata – Forlì salterebbe irrimediabilmente.

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