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Giovedì, 18 Aprile 2024
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Fulgor Libertas, resta solo il nodo Antonutti

Forlì, saldate le pendenze con Musso e Galli e paga i premi FIP, attende "solo" di sbrigare le pratiche per tesserare Antonutti. Che non sarà della trasferta a Torino.

Manca un passo dall'avvio della stagione. Con già cinque partite alle spalle, parrebbe un paradosso eppure solo lunedì o martedì, facciamo mercoledì per stare sul sicuro viste le tempistiche “ballerine” cui ci hanno abituato Boccio e i suoi, Forlì potrà davvero dirsi pronta e armata così come da progetto estivo per affrontare la stagione dell'auspicata rinascita. Ovvero, quando coach Alex Finelli potrà buttare in mischia pure l'ala forte (in tutti i sensi) Michele Antonutti. Dopo troppi tentennamenti la Dirigenza nel primo pomeriggio di venerdì pare aver finalmente puntellato due questioni esiziali non solo per riaprire il mercato ma per proseguire il campionato: versare 13mila euro circa alla Federazione per i cosiddetti Premi NAS (un “monte” legato al numero di atleti svincolati in forza al team che la Federazione gira alle società dove gli stessi si sono formati, il tutto quale incentivo diretto alle attività giovanili) e saldare i lodi esecutivi aperti da tre ex tesserati (Bernardo Musso, il tecnico Massimo Galli e il procuratore Virginio Bernardi; il tutto per circa 20mila euro). Fatto ciò, e ammesso Reggio Emilia abbia proceduto da par suo a comunicare a Lega Basket e FIP la rescissione del contratto in essere con Antonutti, la Fulgor Libertas potrà regolarizzare l'accordo già raggiunto col giocatore. In al senso, le voci circa un possibile approdo dell'ala friulana ad altri lidi (Torino, orfana di Mancinelli in primis) sono state smentite dalla società.

Senza Antonutti, la complicata visita di domenica in casa della PMS Torino, lo sarà ancor di più. Pur priva di Stefano Mancinelli (l'ex azzurro sarà sottoposto ad artroscopia al gomito: ne avrà per parecchio), la truppa di Luca Bechi ha tutto per fare il salto di categoria: con il play già a Roma Jacopo Giachetti, la guardia rookie Devion Barry, il pacchetto di ali formato da Valerio Amoroso, il già Enel Brindisi, Ronald Lewis e Guido Rosselli, il pivot Luca Fantoni, possiede talento, forza, atletismo, esperienza. Come nella vittoria-scorpacciata scaccia crisi con Jesi, per spuntarla Forlì dovrà dimostrare netti passi in avanti nel “dialogo” offensivo. Torino ha tonnellaggio sufficiente per chiudere in una scatola ermetica perfino alle pennellate di Sani Becirovic, il totem Zizic per cui sarà compito dei perimetrali (in testa Ty Abbott, Carraretto e capitan Frassineti) aprire campo e difese. Davanti Forlì si troverà un avversario affamato e motivato, tenuto lontano dal proprio campo per ben due turni (prima per indisponibilità del palazzo poi per blackout energetico): “Siamo molto carichi, abbiamo tanta voglia di giocare davanti al nostro pubblico – spiega l’ala della Manital Torino, Amoroso – sono sincero, mi manca molto il pubblico di Torino: lo scorso anno si era creato un feeling particolare, ci cercavamo a vicenda. Non sarà una partita per niente facile, ma non abbiamo paura di nessuno: dobbiamo dare di più, crescere, l’assenza di Mancio peserà ma noi faremo di tutto per portare a casa questi due punti. Siamo un’ottima squadra e possiamo vincere, anche se è evidente che con Mancio sarebbe stato meglio”.

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