rotate-mobile
Giovedì, 28 Marzo 2024
Sport

Fulgor, ruggito Nardi: “Pronti a tutto per il riscatto”

Mentre si avvicina la partita con Barcellona, chiave della stagione biancorossa, il play USA “discolpa” Vucinic sulla gestione dei cambi con Piacenza: “Troppo in campo prima del finale? L'ho chiesto io”.

Capitani coraggiosi sempre e comunque. A pochi giorni da quella che, classifica alla mano, sarà la partita cardine di una stagione, il recupero (saltato causa neve lo scorso 5 febbraio) tra FulgorLibertas e Sigma Barcellona di venerdì (20:45), Mike Roman Nardi, bandiera e vessillifero di Forlì, professa fiducia e grinta: “In spogliatoio il clima è buono; c'è fiducia ed entusiasmo come prima della partita con Piacenza. Per una parte dei nostri tifosi e forse per i media, la stagione sembrerebbe già finita, invece non è così: venerdì avremo la possibilità di recuperare una partita e rimetterci in carreggiata”.

Se Forlì sarà motivata – squadra e staff covano la consapevolezza che la posta in palio sia una bella fetta di salvezza – non da meno sarà Barcellona. I siciliani saliranno in Romagna con gli occhi iniettati di sangue. Dopo aver accettato le dimissioni di Cesare Pancotto (al suo posto in panca ci sarà il vice Stefano Vanoncini, ma il sogno è Marco Crespi dimessosi da Casale a inizio febbraio) il presidente dei siciliani, Bolina, ha tuonato come mai – da annali la frase lanciata nel post sconfitta con Verona ‎"siamo stati più mediocri della mediocrità" – minacciando misure draconiane, soprattutto di “toccare” i suoi nel portafogli. “Barcellona è una delle squadre più forti della LegaDue – chiosa Nardi – ma noi possiamo battere chiunque; faremo il massimo per riuscirci”.

Sulla sua tenuta, comunque Nardi, sparge sicurezza: “La mia condizione è buona, sia mentalmente sia fisicamente mi sento al 75-80%. Contro Piacenza ho giocato parecchio è vero, ma per scelta mia: Vucinic mi ha più volte chiesto se volessi riposare ma io ho sempre risposto no, volevo troppo aiutare i miei compagni a vincere. Giocare venerdì non facilita il recupero delle forze ma le mie sensazioni sono molto buone”.

Tornando al match con Piacenza e al suo feeling con il neo pivot Thomas Coleman: “All'inizio di gara mi sentivo davvero bene, sono riuscito a battere il mio avversario sia in difesa sia in attacco e passare così la palla a Thomas che è un ottimo finalizzatore. Avremmo dovuto continuare lungo questa strada anche nel finale ma non è stato così, ci è mancata lucidità”. Ma non solo. “Le ragioni della sconfitta – conferma il play – sono state le troppe palle perse, l'aver concesso a Piacenza troppe iniziative e, indubbiamente anche per colpa mia, non aver portato a termine i giochi in attacco”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Fulgor, ruggito Nardi: “Pronti a tutto per il riscatto”

ForlìToday è in caricamento