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FulgorLibertas, al derby con le spalle al muro

Il Credito di Romagna deve vincere domenica (PalaFiera ore 18) contro Imola per tenere accese le residue flebili speranze di salvezza.

Vincere. Altri risultati non sono ammessi in casa Credito di Romagna nel derby domenicale con l'Aget Imola; calcoli sui risultati delle altre squadre coinvolte nella lotta salvezza (Trieste e soprattutto Jesi) ancor meno. “Perder con Imola vorrebbe dire esser di fatto retrocessi, noi vogliamo invece onorare quanto di buono fatto fin qui, continuare a coltivare questo sogno. La matematica ci dice che salvarsi è ancora possibile, noi faremo di tutto per trasformare questa possibilità in realtà.” dice coach Massimo Galli. Forlì ha dalla sua 6 partite tutto sommato non impossibili: si parte dalla già retrocessa Imola, poi un altro turno casalingo con Casale, quindi si va a Ferentino, si riceve Biella, trasfertona a Trieste e gran chiusura con Brescia. 12 punti in palio per recuperare i 4 che separano Cain&Co dalla Fileni. Jesi che domenica sarà a Biella. Turno affatto semplice, come d'altronde quello di Trieste, ospite di Barcellona. “Noi guardiamo in casa nostra, agli altri meglio non pensare – continua Galli –. Jesi ovviamente soffre il cambio di obiettivo: partire con ambizioni play-off e ritrovarsi invischiati nella bagarre per non retrocedere non è semplice ma gli innesti di Migliori, Hoover, Di Giuliomaria sono serviti proprio per rovesciare questa tendenza. Fileni e Trieste hanno dato una risposta vincendo nell'ultimo turno partite complicate, tocca a noi far vedere quanto valiamo.” In tal senso lo stop dato dalla Coppa Italia (vinta a Rimini da Biella su Trento) può aver giovato a Forlì, a ricaricare le pile al quintetto Credito: “Fisicamente siamo a posto, ovviamente c'è tensione data dalla consapevolezza che con Imola ci giochiamo tutto, che non possiamo più sbagliare. L'approccio al match, contro una squadra che, come spesso accade a chi gioca senza pressioni, ha trovato buoni equilibri. Imola ha dimostrato con Trento e Verona di potersela giocare fino alla fine. Questo non ci deve spaventare ma darci spunti per avere la mentalità giusta.” Approccio a “denti stretti” anche da Nicolò Basile: “Vogliamo a tutti i costi affrontare al massimo le sei partite che mancano per tirare le somme e non poterci poi rimproverare nulla: se Jesi avrà vinto più di noi, bravi loro ma a noi non bastano gli applausi, siamo tutti giocatori vincenti che vogliono portar a casa il successo. So che nelle ultime partite il mio rendimento è calato, per alcuni problemi fisici ma soprattutto per un mio atteggiamento mentale sbagliato, il concentrarmi troppo sugli errori commessi. Voglio riscattarmi, ripagare la fiducia del coach e della società.” Un declino corrispondente a quello dell'intera FL, a secco da sei partite consecutive: “Ovviamente aver incrociato come avversari i top team non ha aiutato. Credo che la sconfitta con Verona sia stata quella che più ha pesato: avanti di cinque punti in avvio di ultimo periodo, dovevamo chiuderla. Quei due punti cui avrebbero dato spinta e fiducia.”

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