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FulgorLibertas, Musso: “A Brescia per diventare grandi”

Comincia domenica nella tana della Leonessa un trittico di sfide verità per Forlì: vincerle potrebbe proiettare Le Gamberi nel novero di chi lotterà per i play-off.

Contro la Leonessa per ruggire davvero. Dopo aver dato forfait a tutti gli appuntamenti con la “gloria” finora fissati, per Le Gamberi è arrivata l'ora di crescere, dare continuità al buon gioco mostrato a Imola e finalmente imboccare la via che porta a lottare per una piazza play-off. E primo invito da accettare è quello con la sorprendente Centrale del Latte Brescia. Ex team del tandem Costa-Dell'Agnello, i lombardi in estate sono stati a lungo a rischio scomparsa poi, registrati i conti, sono stati bravissimi nel metter a segno una serie di colpi come trovare un allenatore ideale per le missioni complicate (Alberto Martellossi) e costruire una squadra cortissima ma competitiva. Forte delle prestazioni degli americani Jenkins (guardia atletica con esperienze in belgio e montenegro; 14.1 punti di media) e Giddens (top player bresciano, ala, da 16.2 punti a partita), della tenacia del 3 greco Nikos Barlos e del cesenate David Brkic, oggi la Leonessa veleggia in classifica a 12 punti, 4 più della FL, e con una sola sconfitta casalinga patita da Casale.

“Brescia è una squadra atipica – avverte l'italo-argentino Bernardo Musso, autore di un'ottima gara a Imola e unico ex giocatore in campo – dovremo affrontarla con la giusta concentrazione e intensità, la stessa messa nella gara contro l'Aget. Sono convinto faremo una bella partita. Il clima nello spogliatoio è ottimo: questa settimana, complici alcuni eventi organizzati per festeggiare il Natale, abbiamo avuto parecchi momenti per stare insieme e fare ancora di più gruppo. Questo però non ci ha distratti, anzi, andremo a Brescia ancora più convinti, con l'idea di tornare a Forlì e sfatare il tabu PalaFiera con Bologna nel prossimo turno”.

Sulla sua esperienza in casa Leonessa, in DnA stagione 2009-2010, la guardia di Pergamino, ha solo note positive: “Ho dei ricordi molto buoni di quell'esperienza, mi sono trovato bene anche se alla fine sono rimasto un solo anno; là ho molti amici con i quali mi sento spesso. Tra le cose indubbiamente più importanti c'è poi l'aver conosciuto Ario Costa, un rapporto importante per la mia carriera e per la stima che ho di Ario che sono felice continui. Quell'anno chiudemmo i play-off eliminati da Omegna a gara 5, fu uno smacco. Passai poi a Perugia e il caso volle che Brescia fosse proprio l'avversario dei play-off; fu una serie tesa, segnata da parecchia rivalità e qualche battibecco. Brescia non ha un pubblico caldo come il nostro ma partecipa e sa mettere pressione”.

A Brescia come Imola, dunque: “Contro l'Aget – conferma Musso che ha spaccato il match del Ruggi con due triple consecutive a metà III quarto dando il la alla fuga decisiva de Le Gamberi – è stata una vittoria del nostro carattere: siamo scesi in campo decisi e concentrati. Abbiamo controllato il match per tutta la partita e finalmente oltre a passarci bene la palla siamo riusciti a metterla dentro che è la cosa che fa la differenza. Vogliamo tutti che sia così anche a Brescia. Sappiamo che Brescia poi Bologna, quindi Trento sono tre partite che possono dire tanto sulle nostre reali ambizioni. La mia stagione? Sono abbastanza soddisfatto; sto lavorando duro in palestra tutti i giorni per migliorare e raggiungere quel livello medio di gioco che credo di poter offrire alla squadra”.

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