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FulgorLibertas, Todic: “Sta a noi meritarci gli applausi”

L'ala serba non nasconde delusione e rabbia per il deludente avvio di stagione. E domenica c'è la dura trasferta a Trieste contro l'AcegasAps di Filloy e Thomas.

Teso come una corda di violino, sguardo fisso, parlata rapida e secca. Non è un bel momento per Miroslav Todic – a quanto pare, poi, le notizie sul suo malessere e la voglia d'andar via da Forlì l'avrebbero fatto alterare e non poco – e si vede. “So bene di poter dare molto di più, di non giocare quanto la gente vorrebbe e io stesso credo di poter – dice la possente ala serba –; sento il pubblico che fischia e penso che chi viene a vederci può fare ciò che crede, che è giusto così e che noi, io per primo, dobbiamo solo lavorare più duramente per diventare più solidi e continui anche nei momenti di difficoltà”.

Di lavoro ce n'è da fare. E non solo per Miro. Anche se, oggettivamento, il 4 nativo di Tuzla, in questo primo scorcio di stagione se ha matenuto il proprio standard in termine di cifre (12 punti e 7 rimbalzi in 31 minuti, poco meno di quanto fatto nella SuperLega ucraina lo scorso anno) non ha colpito per incisività e cattiveria. “Non c'è un motivo esatto per cui non riesco a giocare come vorrei né perché la squadra non sta attraversando un buon momento – spiega Todic –. Costruiamo bene ma non facciamo canestro neppure da liberi, è questo il problema. Con l'impegno e il lavoro arriverà il momento in cui metteremo tiri non solo da liberi ma anche sotto pressione”. Circa le voci che lo volevano scontento e con le valigie pronte: “Non ho mai pensato di andarmene – taglia corto – sono qui per giocarmi tutte le mie chance”.

Una reazione – di squadra e del singolo player – un po' tutti se l'attendono, già domenica contro la lanciatissima AcegasAps Trieste. La squadra di Dalmasson, forte di un periodo aureo per Filloy e Thomas, punta dichiaratamente a vincere per suggellare la sempre più forte sintonia con il proprio pubblico.

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