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Garelli non trova scusanti: “Approccio emotivo inspiegabile”

La dura sentenza della gara con Roseto (vincenti a Forlì, 69-78) lascia l’amaro in bocca al tecnico romagnolo.

Ci sarà da lavorare duro, questa settimana per lo staff Unieuro. La sconfitta – tutta di testa prima di tutto – andrà analizzata ben bene onde evitare crolli emotivi fatali. “Dopo un buon primo tempo, quando torni in campo e giochi un quarto da 8 a 24 ovvio che tutto crolli. Un inizio di terzo francamente inspiegabile: tecnicamente e tatticamente Roseto non è cambiata; la zona l’hanno proposta da subito, i giocatori erano quelli. Purtroppo abbiamo fatto tutto per rimetterli in ritmo e poi è stato pressoché impossibile ribaltarla. Smith? Bravo lui a fare 26 punti ma si è acceso anche per demerito nostro. Ho tentato di arginare la fuga, ho bruciato tutti i time out, inutilmente. Dal 20’ non ha funzionato nulla. Non c'è una singola voce che ci veda in positivo. E’ mancata soprattutto la solidità mentale di stare lì, abbiamo avuto fretta di recuperare e non avendo fatto canestro li abbiamo agevolati. Abbiamo tentato i 5 piccoli per provare ad aprire il campo ma a quel punto, la partita era scappata.” Mentre fuori dal palazzo i supporter rosetani lanciano bombe carta e cercano contatto con i forlivesi, tenuti a debita distanza dalle forze dell'ordine, sorride coach Di Paolantonio: la sua Roseto ha vinto una gara delicata con autorevolezza da grande. “Siamo molto contenti per la prestazione prima che del risultato. Forlì era un campo difficile, contro una squadra qui imbattuta. L’atteggiamento solido ci ha premiato in un partita di nervi; quando poi si è sbloccato Smith tutto è diventato più semplice. Plauso và a rimbalzo dove fino ai match scorsi soffrivamo: Sherrod ci ha dato una grossa mano nel sistemare questo fondamentale.”

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