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Unieuro, una brutta scoppola contro Cagliari. Valli: "Dobbiamo svegliarci e riprendere il filo"

"Pensavamo di essere più bravi di quello che siamo realmente - evidenzia Valli in conferenza stampa -. Dobbiamo svegliarci e riprendere il filo"

La prestazione maiuscola di Forlì a Bologna contro la Fortitudo aveva creato illusioni nei tifosi e forse persino nella squadra stessa. Ma dopo la sfida del PalaDozza, persa all'overtime, qualcosa si è inceppato nei meccanismi. E' arrivata la vittoria contro Mantova alla Palafiera, ma con tanta sofferenza, mentre contro Imola e Cagliari, davanti alla bolgia dei fedelissimi sostenitori biancorossi, la squadra di coach Giorgio Valli è completamente mancata all'appello. "Pensavamo di essere più bravi di quello che siamo realmente - evidenzia Valli in conferenza stampa dopo la brutta sconfitta interna contro i sardi -. Dobbiamo svegliarci e riprendere il filo. Dobbiamo ribaltare la componente mentale e di conseguenza la parte fisica e tattica. Bisogna lavorare sulla testa".

"Credo che sia abbastanza palese che stiamo attraversando un periodo difficile di forma - osserva l'allenatore - ed è veramente brutto rovinare la festa a così tanti tifosi perchè non se lo meritano". Ma Valli ribadisce il concetto: "Quando eravamo nelle parti alte della classifica avevo evidenziato come non fossimo forti come poteva sembrare, perchè so quale è la forza vera della mia squadra. Bene o male abbiamo disputato delle buone partite che abbiamo vinto. E poi la prestazione contro la Fortitudo ci ha illuso, facendoci credere di essere più forti di quanto siamo. Questa scoppola ci deve fare svegliare alla svelta e riprendere l'umiltà che ha sempre contraddistinto questo gruppo, che so che non può aver smarrito in questo periodo malgrado gli infortuni".

"Non siamo peggio di Cagliari", ha sottolineato il coach, rimarcando come quella isolana sia una compagine con "tantissimo talento". "Non siamo riusciti ad arginarli per le cattive condizioni fisiche. Loro andavano il doppio ed in più hanno fatto tanti canestri, anche di qualità - analizza l'allenatore -. Noi dovevamo sempre a recuperare, sbagliando anche le conclusioni più banali. E' una partita persa già da due-tre settimane". Quindi la riflessione: "Dobbiamo tirar giù la maschera, vedere chi siamo e chi vuole restare qui. E penso che tutti vogliano rimanere, perchè tutti ci tengono a Forlì. Da martedì bisogna ripartire con la stessa faccia che ci ha contraddistinto il 16 agosto".

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