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Da Forlì al Tennessee: con una borsa di studio sportiva entra in un college americano

Riccardo Ferrini ha ottenuto una borsa di studio di quattro anni grazie al calcio. Studierà e giocherà alla Bethel University in Tennessee

A volte è la passione per uno sport a portarti dall'altra parte del mondo, facendoti ottenere anche una borsa di studio di quattro anni per un college americano. Non è la trama di un film, bensì la storia di un ventunenne forlivese, Riccardo Ferrini classe 1995, che stringe tra le mani un biglietto aereo che il 2 agosto lo porterà dritto a McKenzie, a 200 chilometri da Nashville, capitale dello stato del Tennessee. Il forlivese Ferrini, che pratica calcio da quando era piccolo e ha giocato in diverse squadre della regione tra cui il Modena Asd, il Vis Misano e il Civitella, farà parte a partire da agosto e per quattro anni consecutivi della squadra di calcio della Bethel University di McKenzie, frequentando contemporaneamente il corso di Scienze motorie dell'università.

Un'opportunità che non è stato facile conquistarsi. Ferrini ha partecipato alle selezioni organizzate da "Yes we college", un'associazione di promozione sportiva che aiuta i giovani sportivi ad ottenere borse di studio che permettono di studiare e giocare nei college americani. "Il percorso di selezione è iniziato verso la fine del 2016 - spiega lo stesso Riccardo Ferrini - quando ho partecipato ad un primo show case a Padova, nel quale erano presenti coach americani che valutavano me e un altro centinaio di giovani giocatori. Dopo questo primo provino, siamo passati in 33 alla fase successiva, tenutasi sempre a Padova, dove ci siamo sfidati in un triangolare divisi in tre squadre da 11. Al termine di questa ultima fase alcuni di noi sono stati scelti direttamente dai coach presenti, altri, come nel mio caso, sono stati contattati in seguito dopo la visualizzazione da parte di altri allenatori di video promozionali realizzati dal team di "Yes we college". In totale, partendo in circa un centinaio, siamo in 15 ad essere stati scelti. Io sono stato contattato da tre college, uno in Arkansas, uno in Georgia e la Bethel University, sulla quale è ricaduta la mia scelta finale".

Un forlivese titolare alla Bethel University

Una volta contattato dal suo nuovo allenatore, Riccardo ha iniziato una lunga trafila di operazioni burocratiche per far tradurre in inglese tutta la documentazione richiesta dal college per accettare la sua ammissione al corso di Physical education, ovvero l'equivalente del corso di laurea in Scienze motorie italiano. Inoltre, ha dovuto sostenere due certificazioni di lingua inglese, il Sat e il Toefl. "Ma la fatica è stata ripagata - continua a raccontare Ferrini - perchè il mio allenatore, da quando sono entrato ufficialmente nella squadra, mi scrive tutti i giorni. La sensazione è quella di essere trattato come un professionista, in quanto negli Stati Uniti, puntano molto sullo sport, dandoti la possibilità di studiare e di fare sport a livello professionale contemporaneamente, mentre qua in Italia molto spesso una cosa esclude l'altra. La borsa di studio coprirà le spese dei quattro anni di college al 95%, compreso vitto e alloggio nel campus, purchè io mantenga una certa media agli esami del corso di studi e un livello di condotta idoneo per quanto riguarda la vita dentro i locali dell'università".

Un cambiamento di vita a tutti gli effetti per il forlivese diplomatosi nel 2014 all'Itas di Forlì e che da un anno e mezzo lavora in una palestra della sua città. Riccardo approderà negli Stati Uniti il 3 agosto e la prima partita del campionato universitario si svolgerà già il 25 agosto. "Gli allenamenti saranno tre giorni alla settimana per due volte al giorno, prima delle lezioni dalle 6 alle 8 del mattino e dopo le lezioni dalle 15 alle 17. Parto con l'idea di creare qualcosa là - conclude Ferrini - perchè a livello meritocratico sono molto più avanti rispetto all'Italia: se ti impegni e mantieni il passo sia con gli esami che con lo sport, quando ti laurei è l'università stessa che ti trova un impiego. Per adesso potrò rimanere negli Stati Uniti solo 8 mesi all'anno, quelli della durata delle lezioni, ma spero col tempo di trovare anche un lavoro che mi permetta di espandere il visto a tutto l'anno".

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