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Urlo di Marquez a Misano e vola a +93 su Dovizioso. Il mondiale è una formalità

Il portacolori della Ducati ha chiuso il difficile weekend di Misano con un sesto posto

"Non aspettiamoci una gara come nel 2018". Andrea Dovizioso aveva ben fotografo quel che sarebbe stato il suo Gran Premio di San Marino e della Riviera di Rimini. Il portacolori della Ducati ha chiuso il difficile weekend di Misano con un sesto posto che lascia l'amaro in bocca considerando il trionfo dello scorso anno. Condizionato da una partenza poco felice, con rischio anche di un contatto con Valentino Rossi, il forlivese ha faticato non poco prima di liberarsi della Ktm di Pol Espargaro. Col passare dei giri il passo si è livellato con chi lo precedeva, ma non sufficiente per tornare sul podio. "DesmoDovi" ha accusato oltre 13" da Marquez. Colpa del trattamento fatto sull'asfalto, con significativo calo del grip o c'è altro?

MotoGp, la gara di Misano (Foto Marzio Bondi)

MOTOGP A MISANO - LO SPECIALE

Quest'anno quindi nessuna bandiera italiana sul podio di Misano. A prendersi il gradino più alto è stato Marc Marquez. Lo spagnolo ha seguito come un'ombra Fabio Quartararo per tutta la gara. Poi ha affondato l'attacco decisivo all'ultimo giro, con una staccata chirurgica alla Quercia. Il francese della Yamaha del team Petronas ci ha provato al Carro, ma il 93 ha chiuso alla perfezione tutte le porte. Vittoria, la settima stagionale e la terza sul tracciato romagnolo, e titolo sempre più vicino. Scattato dalla pole, Maverick Vinales ha chiuso solo terzo. Rossi, condizionato dal traffico nei primi giri, ma con ritmo non sufficiente per il podio, non è andato oltre il quarto posto. Chiude la top five un solido Franco Morbidelli.

Rabbia Marquez

Non aveva il solito sorriso. Ma appena si è tolto il casco, ha liberato tutta la sua rabbia e la tensione accumulate nel weekend in un urlo feroce. Ha guidato sopra i problemi della Honda (Jorge Lorenzo, non al top, 14esimo, le altre fuori dai giochi), mettendo il suo sigillo in un fine settimana che vedeva la Yamaha come la moto da battere. E' stato astuto Marquez. Lo spagnolo ha lasciato che Quartararo guidasse tutta la gara, poi l'ha "cotto" al momento giusto. Quello opportuno per prendere i 25 punti.

Marquez racconta così il suo gran premio. "Onestamente sapevo che non era necessario vincere, ma dopo le qualifiche ho avuto una motivazione in più. Mi sono chiesto se era necessario provarci considerando l'uscita di scena di Alex Rins e le difficoltà di Dovizioso e alla fine l'ho fatto. Sapevo che Fabio era molto veloce nel T3, perciò ho attacco prima per poi chiudere tutte le porte. E' molto vincere in Italia ed avere un vantaggio di 93 punti in campionato".

Quartaro ha assaporato il primo successo in MotoGp, ma poi si è dovuto arrendere alla legge del 93: "Ho dato il 110%, è stata una gara difficile - dice il portacolori della Yamaha del team Petronas, al quarto podio stagionale -. Ho fatto una buona gara. E' la prima volta che siamo arrivati vicinissimi ad una vittoria". Deluso Vinales: "Ho dato del mio meglio, ma non avevo feeling - afferma lo spagnolo -. Non era la mia giornata". Alla festa del podio non sono mancati i fischi verso Marquez, col popolo giallo ad acclamare Rossi. Tra una settimana si torna in pista: c'è Aragon.

Foto di Marzio Bondi

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