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I ragazzi della "VR46 Riders Academy" tornano a Galliano. E in pista si vede anche la ThunderVolt NK-E

Le promesse del motociclismo italiano seguite dal "Dottore" sono state impegnate in una sessione di allenamenti nell'impianto sportivo forlivese

La pista di Galliano è ormai di casa per i ragazzi della "VR46 Riders Academy". Senza Valentino Rossi, Franco Morbidelli e Pecco Bagnaia, impegnati nei test MotoGp in Malesia, le promesse del motociclismo italiano seguite dal "Dottore" sono state impegnate in una sessione di allenamenti nell'impianto sportivo forlivese. Si sono cimentati sul tracciato, che sorge lungo la via Emilia, Andrea Migno, Stefano Manzi, Marco Bezzecchi, il fratello di Valentino Luca Marini e Nicolò Bulega. Non era presente Lorenzo Baldassarri, in pista con la Moto2 a Valencia. I "delfini" del 46 sono saliti in sella alle mini moto mercoledì, in una giornata completamente soleggiata. E non è mancata la pausa pranzo nel bar-ristorante. Si tratta della terza visita in pochi mesi della "VR46 Riders Academy". Le precedenti risalgono a giugno e a settembre alla presenza del nove volte campione del mondo.

Debutta la pit bike elettrica

Grazie alle belle giornate di sole, l'attività sulla pista di Galliano è frenetica. Primi passi sull'asfalto anche per la Thundervolt NK-E, la pit-bike elettrica realizzata da un progetto portato avanti dall'ex pilota forlivese e commentatore del Motomondiale su Tv8 Loris Reggiani, insieme agli amici e soci, Giuseppe Sassi e Bruno Greppidi. Si tratta di una piccola moto scarenata con ruote da 12" e motore elettrico integrato nella ruota posteriore, con una potenza di 4 kilowatt per 168 newtonmetri di coppia. Può arrivare ad una velocità massima di 90 chilometri orari. La batteria ai polimeri di litio è da 72 volt e 40 ampere per ora. L’autonomia è di una trentina minuti e si ricarica in un’ora. 

Ad assaggiarla è stato Nicolò Teti, che sulla pagina Facebook della pista di Galliano ha rilasciato le sue impressioni: "Posso dire che è una figata pazzesca. Non c’è il rumore, non si cambiano le marce, ma ha una fluidità di marcia unica e zero vibrazion". Quanto alla potenza erogata, "senza sbalzi o vuoti, dà davvero un gran gusto". "La cosa sorprendente è la progressione con cui la moto prende velocità - ha spiegato ancora -. Non ci sono picchi di coppia, ma una bellissima progressione sempre costante". E in piega "tutto si gestisce al meglio, con la moto sempre pronta come noi vorremmo. Ancora non sò assolutamente quale sia il suo limite, ma come prima prova, è stato davvero emozionante". Per Teti si tratta di "un gioiellino che guarda nel futuro".

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