"La vicenda della mancata riammissione in Serie A1 della INFOTEL Volley FORLI' crea in me, contemporaneamente, sconforto e rabbia. Ritengo inaccettabile l'atteggiamento della Federazione Nazionale Pallavolo nei confronti della INFOTEL la quale in pochi anni, con le proprie forze, ha scalato i vertici del volley nazionale  femminile all'insegna di una gestione societaria, trasparente ed oculata a partire dai bilanci", lo dice Paolo Ragazzini, presidente del Consiglio comunale di Forlì.

Sempre Ragazzini: "L'atteggiamento della Federazione a mio avviso è un misto di miopia e di protervia che offende la Società Volley 2002 e la città di Forlì da essa pienamente rappresentata e garantita. Ricordo con nostalgia un passato non così lontano in cui le Federazioni Nazionali Sportive erano da esempio alle Società Affiliate. In questo caso mi sembra invece di assistere all'effetto contrario in cui è una Società, seria e capace, a richiedere il rispetto delle regole e ad indicare corrette linee di comportamento e di gestione. Non entro nel merito delle sentenze che fino ad ora,  secondo me, non hanno reso giustizia alla INFOTEL, le rispetto a prescindere e non intendo commentarle in alcuna maniera".

E ancora: "Mi sembra però che le responsabilità siano di chi ha “obbligato” la Società Volley 2002 Forlì a ricorrere nelle sedi competenti per non vedere lesi i propri sacrosanti diritti (Federazione Nazionale Pallavolo). Bastavano, a mio avviso, più giustizia e buon senso e si sarebbe evitato questo annoso contenzioso. Per questo motivo ringrazio pubblicamente il Presidente Camorani per quanto sta facendo per la sua Società e per la Città di Forlì. E in attesa dell'imminente sentenza del Consiglio di Stato, “Grazie Infotel, Grazie Presidente Camorani e… in bocca al lupo!”