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E' nata la stella di Luca Campori: "Vestire la maglia dell'Unieuro? Un sogno, voglio diventare il miglior giocatore possibile"

"Cerco sempre di non darmi obiettivi troppo a lungo termine, vivo le stagioni una per una", si confessa

Tra le sorprese di questa vincente e convincente Unieuro, il 20enne forlimpopolese Luca Campori sta trovando sempre più spazio negli schemi del coach Sandro Dell’Agnello. La guardia della Pallacanestro Forlì 2.015 è consapevole che il rientro di Tommaso Oxilia ("sicuramente qualcosa peserà"), ma la sua testa è al match di domenica contro Piacenza, dove contro "una squadra di tiratori" il classe 1999 cercherà di "fare una partita come quella di Roseto".

Luca, tu sei stato vittima di un infortunio al tendine d’Achille poco più di un anno fa. Come sei uscito da questo tunnel tornando più forte di prima? Tutto merito della tua forza di volontà o c’è stato anche qualcuno che ha sempre creduto nel tuo potenziale?
Sicuramente tanto lavoro, tanta fisioterapia e forza di volontà mia. Ma è stato fondamentale l’aiuto innanzitutto dei fisiologi e di tutti i medici che mi sono stati di fianco, dei miei genitori e dei miei amici che non hanno mai smesso di credere in me.

Indossare questa maglia, per te che sei di Forlimpopoli e sei sempre andato al PalaFiera, è un traguardo o un punto di partenza per una carriera di alto livello?
Beh, entrambi: poterla indossare e poter dire di averla indossata è sicuramente un buon punto, poi il resto deve ancora tutto venire. Non è successo niente, non ho ancora fatto niente, però quel sogno in parte l’ho realizzato.

Due anni fa qual era il tuo sogno nel cassetto?
Penso lo stesso, di poter diventare la miglior versione di me stesso, il miglior giocatore possibile. Cerco sempre di non darmi obiettivi troppo a lungo termine, vivo le stagioni una per una.

Quindi ora le tue ambizioni sono le stesse?
Sì, bisogna vedere quello che succede: nel basket cambiano spesso di anno in anno se non addirittura prima le regole. Ci sono sempre meno soldi, le squadre falliscono, quindi bisogna avere sempre una seconda opportunità e guardare passo per passo”.

A Roseto hai trovato i tuoi primi canestri stagionali, uno da due ed un altro da tre. Il prossimo step che vuoi raggiungere, magari già contro Piacenza, qual è?
Mi piacerebbe fare una partita come quella di Roseto, nel senso andare in campo, difendere forte, fare quello che mi viene richiesto, poi se ho qualche tiro aperto da prendere lo prendo con voglia assolutamente”.

Il rientro di Oxilia quanto pensi potrà pesare sul tuo minutaggio e sul tuo ruolo nella squadra?
Sicuramente qualcosa peserà. Ricopriamo lo stesso ruolo, però per come è costruita la squadra riusciremo ad alternarci. Io sono contentissimo perché Tommy prima di un compagno di squadra è un amico, quindi spero che torni, faccia bene e quello che succede, succede”.

Per le caratteristiche di Piacenza, prossimo avversario, in cosa dovrete eccellere a livello tattico?
Piacenza è una squadra di tiratori, quindi dobbiamo stare attenti a non concedere troppi tiri da tre punti, ed in attacco fare quello che ci riesce meglio: non strafare, passarci la palla e non fermare la palla in attacco”.

In questo positivo periodo state giocando su ritmi importanti. Riuscirete a mantenere una condizione del genere anche all’inizio degli eventuali playoff?
L’obiettivo è quello: si fa la preparazione non tanto per le prime partite di inizio estate, ma soprattutto per arrivare bene ed in forma in fondo. La stagione quest’anno speriamo sia lunga e si potrebbe arrivare un po’ più affaticati, però l’obiettivo della preparazione è stato quello”.

Dell’Agnello dall’inizio del campionato sostiene che non ci sia una vera e propria favorita per la vittoria del campionato. Sei anche tu di questa filosofia?
La penso come il coach semplicemente perché basta guardare i risultati. Tutti hanno vinto e perso con tutti. Sulla carta d’estate magari si può dipingere quella che è la squadra migliore. In teoria era Verona, però sono stati costretti anche loro adesso al cambio di allenatore, quindi il campionato veramente non ha un padrone

Se invece ti chiedessi le due squadre attualmente più in forma?
Sicuramente un’inaspettata Ravenna, che sta facendo veramente bene, poi ci saremmo noi che stiamo venendo da un buon momento. Però non me la voglio gufare, quindi non lo dico"

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