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Le certezze di Galli: “Con una difesa così si può andar lontano”

Forlì, piegata Jesi 71-61, si rilancia in quota salvezza. Il tecnico dei biancorossi elogia la difesa e lo spirito di gruppo.

Doveva vincere per non perdere il treno salvezza. E così è stato. Forlì dimostra sempre di più un valore tecnico e umano da grande squadra. Coach Massimo Galli è il primo a saperlo e a ribadirlo: “Volevamo fare una partita aggressiva ma oggettivamente nel primo tempo non ci siamo riusciti forse per la troppa tensione, per il peso psicologico di una partita importantissima, o forse perché la squadra ha imparato a gestire le energie sapendo che non si può dare tutto per 40'. Nell'intervallo ci siamo guardati negli occhi con la consapevolezza di dover far qualcosa per sbloccarci, che è stata quella di buttare in campo tutta l'aggressività e ci siamo riusciti. La fiducia è arrivata dopo alcune difese commoventi per dedizione e impegno. Credo che vedere Jesi fare 18 punti in 18 minuti sia davvero una rarità.” Difesa frutto di un collettivo nel quale hanno brillato le individualità romagnole: “Jazz? Sappiamo, è un giocatore di striscia, ed è bello che la squadra l'abbia cercato nei momenti decisivi anche di fronte alle difese tattiche di Jesi. Ma non c'è stato solo lui, anche Nicholas ha fatto cose utili; dopo i problemi al ginocchio lo stiamo ritrovando ed è un segnale confortante. Nota di merito anche per Cain per come ha oscurato Maggioli: un giocatore che domenica scorsa ha fatto 30 punti e10 rimbalzi, stasera si è fermato a 4. Ma tutti hanno portato il loro mattone: Saccaggi ha spiegato come si fa il play, Eliantonio e Sergio hanno lottato a rimbalzo. Solo così potremo salvarci, giocando di squadra.”

Simile la chiave di lettura dell'assistente coach di Jesi, Davide Cagnazzo: “Il cambiamento forlivese, la maggior aggressività in difesa nel secondo tempo, più i tiri aperti che hanno segnato, hanno deciso la partita. I 9 punti messi a segno nel III la dicono tutta sulla gara.” Scusante per Jesi l'assenza gravosissima di Leemire Goldwire: “Certo dobbiamo ricostruire degli equilibri, distribuire le responsabilità e non è facile né immediato. Bonfiglio è arrivato in settimana; ci vuole tempo per inserire giocatore soprattutto in ruolo difficile come play oltretutto se chi ti ha preceduto è il miglior realizzatore del campionato.”

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