MotoGp, Marquez domina a mani basse Jerez. Dovizioso fuori dal podio

Aveva dimostrato per tutto il fine settimana di aver il miglior passo gara. Marc Marquez ha completato il compito, prendendosi con autorità il Gran Premio di Spagna, quarta prova del mondiale che si è disputato a Jerez. Quella del portacolori della Repsol Honda è stata un'autentica prova di forza: subito al comando sin dalle prime battute, il 93 ha dato lo strappo decisivo a metà gara (con tanto di nuovo record del tracciato), facendo letteralmente il vuoto. Franco Morbidelli, con la Yamaha Petronas, ha provato a tenere la scia del pluricampione spagnolo, ma poi hanno dovuto fare i conti col degrado delle gomme col caldo, cedendo il passo agli inseguitori e chiudendo settimo.

E' arrivata con veemenza la Suzuki di Alex Rins, che in poche tornate ha guadagnato la seconda piazza. Andrea Dovizioso, dopo una prima parte attendista col timore di andare in crisi con le gomme nell'utima parte della gara, non è andato oltre la quarta posizione, preceduto dalla Yamaha di Maverick Vinales. Jerez si conferma una pista ostica per il forlivese, dove non è mai riuscito a salire sul gradino più alto del podio. Quinto posto per l'altra rossa di Danilo Petrucci davanti alla Yamaha di Valentino Rossi. Solo 11esimo Jorge Lorenzo (Repsol Honda). Sfortunato il poleman Fabio Quartararo, tradito dalla sua Yamaha mentre lottava per il podio. Marquez, alla seconda vittoria stagionale sale in vetta al campionato con 70 punti, con un punto di vantaggio su Rins, tre su Dovizioso e nove su Rossi.

Analizza Dovizioso: "Se consideriamo le difficoltà che abbiamo sempre incontrato qui a Jerez in passato, possiamo essere soddisfatti sia della nostra velocità in gara che del distacco dal vincitore al traguardo. Peccato però non essere riusciti a conquistare il podio, che era il nostro obiettivo. È stata una gara più veloce del previsto, ed io ho perso troppe posizioni in partenza. Sul finale ho preso diversi rischi per recuperare su Viñales, ma perdevo comunque troppo terreno nei curvoni veloci per poterlo attaccare in frenata. Sapevamo che su una pista scorrevole come questa saremmo stati un po’ più in difficoltà: dobbiamo migliorare in fase di percorrenza di curva, in parte lo abbiamo già fatto e non siamo lontani, quindi continueremo a lavorare in questa direzione".