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Hayden, il gesto del campione: la donazione degli organi. Dovi: "Tutti gli volevano bene"

"Ho conosciuto Nicky quando è arrivato nel motomondiale dagli Stati Uniti nel 2003", afferma il forlivese

Si è spento lunedì pomeriggio l'ultimo respiro, ma la luce di Nicky Hayden rimarrà accesa per sempre. La famiglia ha dato il consenso a quella che era una volontà dell'ex campione del mondo della MotoGp, autorizzando l'espianto degli organi del 36enne americano. La morte di Hayden, avvenuta in seguito alla gravi ferite riportate mercoledì in un incidente a Misano mentre si allenava in bici, ha scatenato una vasta ondata di commozione e partecipazione. Andrea Dovizioso, all'indomani del commovente messaggio su Instagram e la sua riflessione sul destino, è tornato a parlare dell'ex compagno di squadra, con il quale ha diviso il box Ducati per due anni.

"Ho conosciuto Nicky quando è arrivato nel motomondiale dagli Stati Uniti nel 2003 - afferma il forlivese -. Era un ragazzo aperto, simpatico e tranquillo, sempre amichevole con tutti e un vero appassionato di moto che è riuscito ad ottenere dei risultati molto importanti. Nei cinque anni trascorsi in Ducati aveva instaurato un bellissimo rapporto con tutti e, anche se ho avuto la possibilità di correre con lui nello stesso team solo nel 2013, è stato un ottimo compagno di squadra per me ed ho dei bellissimi ricordi di lui. La realtà è che tutti volevamo bene a Nicky e che ci mancherà molto".

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