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Assen, occasione sprecata per il Dovi: "Non ci sono scuse. Ho sbagliato"

Quello di Assen è stato un gran premio folle, con le carte in tavola mescolate da un violento nubifragio

"Non ci sono scuse. Ho fatto un errore". Andrea Dovizioso sà di aver gettato al vento una grossa occasione. E' finito con tanto amaro in bocca il weekend olandese del portacolori della Ducati. Quello di Assen è stato un gran premio folle, con le carte in tavola mescolate da un violento nubifragio. Al termine di una girandola di emozioni, ad esultare sotto la bandiera a scacchi è stato a sorpresa Jack Miller, in sella alla Honda del team Marc Vds, davanti alla Honda Repsol di Marc Marquez e alla Ducati Pramac di Scot Redding.

Delusione per l'Italia: Andrea Dovizioso si era reso protagonista di una bellissima gara insieme a Danilo Petrucci (Ducati Pramac) e Valentino Rossi (Yamaha). Il terzetto occupava la testa della corsa fino al 14esimo giro, quando si è reso necessario l'interruzione per un violento acquazzone. La ripartenza, per i restanti dodici giri, ha visto le frece tricolori davanti, poi è arrivata la malasorte a rovinare quello che poteva esser un podio storico per l'Italia, come accadde lo scorso anno in Inghilterra. Rossi e Dovizioso sono usciti di scena per errori dopo tre giri, mentre a mettere ko Petrucci è stato un problema alla moto.

Ne ha approfittato Miller, che si è preso così la prima vittoria nella top classe. Marquez, approfittando del ko di Rossi e del decimo posto di Lorenzo, allunga in campionato: +24 sul maiorchino e +42 sul "Dottore". Notevole la delusione di Dovizioso, che scattava dalla pole position: "Ovviamente sono molto deluso perché avevamo fatto un bel weekend e nella prima parte di gara ero primo in condizioni molto difficili, ma poi ha cominciato a scendere davvero troppa acqua ed è stata giusto fermare la gara".

"In realtà quello che è successo nella seconda partenza è che tutti abbiamo montato la gomma posteriore morbida, che aveva molto più grip ma ha  creato ancora più problemi all’anteriore, che è il motivo di tutte le cadute che ci sono state nel fine settimana - ha proseguito il forlivese -. Io e Valentino sapevamo di essere i più veloci e ci siamo spronati per andare più forte possibile, ma alla fine abbiamo sbagliato tutti e due. Non ci sono molte scuse quando uno cade, perchè vuol dire che hai fatto un errore, ma quando ci sono così tante cadute in due giorni sull’acqua è importante capirne la ragione".

Sulla stessa linea di Dovizioso anche Rossi: "Le condizioni erano difficili; chi ha spinto al 100% ha sbagliato, come è successo al Dovi. Ho esagerato. Per il campionato è molto difficile, qui potevo recuperare soprattutto su Lorenzo e invece ho perso terreno: adesso vediamo di fare delle belle gare ed essere competitivi, ma 42 punti sono tanti". Lorenzo ha commentato così la sua debacle: "Se non sento le gomme faccio fatica e ho paura, mentre se ho feeling con l'anteriore posso essere veloce come a Motegi l'anno scorso". Così Marquez: "Sono rimasto tranquillo e concentrato. Non ho badato alla gara degli altri, ma solo alla mia".

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