MotoGp, Dovizioso e il casco Pegasus: "E' razionale e ingegnere come me"
La grafica del Suomy dello 04 è stata realizzata da Francesco Chionne di Starline Designers, azienda di Pesaro, firma affermata nell'ambiente del Motomondiale
Verrebbe da dire "ma che ne sanno i 2000". Ma il mito de "I Cavalieri dello Zodiaco", celeberrimo manga degli anni Ottanta, resta indelebile tra gli over 30, anche nel cuore di Andrea Dovizioso. Nato nel 1986, il portacolori della Ducati è cresciuto da piccolo seguendo in tv la serie giapponesi i cui protagonisti erano mitici cavalieri con armature e poteri speciali. E nel 2020 Dovi ha deciso di indossare i panni di Pegasus, disegnando un casco ispirato al mitologico cavallo bianco alato Pegaso. "Era il più rappresentativo dei cavalieri buoni - spiega il forlivese -. Grazie alla sua armatura, si trasformava in un cavallo bianco robotico, razionale e ingegnere come me". La grafica del Suomy dello 04 è stata realizzata da Francesco Chionne di Starline Designers, azienda di Pesaro, firma affermata nell'ambiente del Motomondiale.
Altra innovazione grafica adottata dall'ex iridato della 125cc è nella tuta: non c'è più "DesmoDovi", ma "Undaunted", "imperterrito e concentrato verso l'obiettivo", come ha spiegato Dovizioso stesso. Il forlivese ha così abbandonato un marchio di fabbrica, che dava un senso del forte legame che si è creato con la casa di Borgo Panigale nei suoi sette anni in rosso. Che sia un segnale sul suo futuro? Ai microfoni di Sky ha tagliato corto: "Sinceramente non sono focalizzato per ottenere un contratto, perché non cambia niente se ci pensiamo adesso. E ovviamente i risultati fanno la differenza, com'è giusto che sia. Come andrà? Ci sono varie idee, sono molto rilassato. Viviamo alla giornata, è la cosa migliore da fare per arrivare al risultato".