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MotoGp, test a Jerez. Tanti esperimenti nella seconda giornata: "misteriose" luci sulla Ducati

Nella seconda ed ultima giornata di collaudi il più lesto è stato Takaaki Nakagami con la Honda del team di Lucio Cecchinello, che ha firmato la migliore prestazione in 1'37"945

Sono test e il cronometro conta fino ad un certo punto. Ma Jerez firma un primo verdetto: il 2019 si annuncia un campionato competitivo ed equilibrato. Nella seconda ed ultima giornata di collaudi il più lesto è stato Takaaki Nakagami con la Honda del team di Lucio Cecchinello, che ha firmato la migliore prestazione in 1'37"945, appena 25 millesimi più rapido del campione del mondo in carica Marc Marquez (Repsol Honda). Nella top five compaiono Maverick Vinales (Yamaha), Jorge Lorenzo (Repsol Honda) e Danilo Petrucci (Ducati), rispettivamente a 121, 160 e 164 millesimi. Andrea Dovizioso, non al top dopo la caduta di mercoledì, ha chiuso ottavo a 347 millesimi davanti a "Pecco" Bagnaia.

Sesto Franco Morbidelli (Yamaha Petronas), mentre Valentino Rossi non è andato oltre il 12esimo crono. Tantissimi gli esperimenti in pista. Sulla Ducati di Alvaro Bautista, in pista in veste di collaudatore al posto di Michele Pirro (operato ad una spalla), sono comparsi delle "misteriose" luci: si tratta di sensori che rilevano le variazioni dell’altezza da terra, presumibilmente utilizzati per trovare l’assetto ideale. Sempre le rosse hanno montato delle alette nel codone posteriore. In Honda hanno provato una carena dotata di ali molto simili a quelle della Ducati. In casa Yamaha si dovranno sciogliere le riserve sul motore.

Commenta Dovizioso dopo i 44 giri percorsi: "Per fortuna fisicamente sto bene e non ho avuto problemi alla mano, per cui siamo riusciti a portare avanti tutto il lavoro, che è stato molto importante per definire gli ultimi aspetti del materiale nuovo prima della pausa invernale. Sono contento perché siamo riusciti a capire meglio di mercoledì e differenze tra le varie soluzioni e finiamo questi ultimi due test del 2018, Valencia e Jerez, con dei buoni feedback. Per la prima volta siamo riusciti a portare in pista la moto in configurazione 2019 già in questi test di fine anno e per noi è un passo avanti molto importante: la nostra velocità è buona e sono molto contento del lavoro che abbiamo fatto”.

Ora è tempo di riposo. Si torna in pista a fine febbraio per i test in Malesia.

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