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MotoGp, test in Malesia. Dovizioso mette nel mirino le Honda

La Yamaha di Andrea Dovizioso all'inseguimento delle imprendibili Honda Repsol di Casey Stoner e Dani Pedrosa. Il pilota di Forlì nell'ultima delle tre giornate di test ha completato ben 54 tornate

La Yamaha di Andrea Dovizioso all’inseguimento delle imprendibili Honda Repsol di Casey Stoner e Dani Pedrosa. Il pilota di Forlì nell’ultima delle tre giornate di test ha completato ben 54 tornate, la migliore delle quali a 329 millesimi dall’2’00”473 dalla RC213V di Stoner. “Sono stati test positivi nonostante la pioggia abbia rallentato il programma di lavoro nei primi due giorni – ha esordito Dovizioso -. Comunque anche sul bagnato le sensazioni positive”.

Sembra definitivamente risolta la frattura alla clavicola rimediata ad inizio gennaio durante un allenamento con la moto da cross in Sardegna. “Rispetto ai precedenti test la spalla è migliorata – ha ammesso il talento romagnolo -. Questo mi ha permesso di scoprire le caratteristiche ed il potenziale della M1”. Dovizioso ha lavorato sulla messa a punto di base della sua nuova fiamma, provando anche il nuovo motore che gli ha permesso di migliorare il feeling in ingresso curva.

“E’ uno dei punti di forza della Yamaha”, ha osservato il forlivese. Nell’ultima giornata di test Dovizioso è stato impegnato in una simulazione di gara da 15 giri: “E’ stata molto importante perché mi ha permesso di capire le reazioni della moto sulla distanza, in particolar per quanto concerne l’usura delle gomme. Ora non vedo l’ora di tornare in sella nei prossimi test a Jerez. Per questa tre giorni posso ritenermi soddisfatto”.

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