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Softball, raccolti i cocci della sconfitta Forlì si tuffa nella corsa allo Scudetto

Oltre a buttarsi alle spalle la settimana europea, Forlì deve fare i conti con le scorie fisiche di una settimana a tutto gas

La conclusione amara della Premiére Cup è solo il primo avversario con cui deve fare i conti la Poderi dal Nespoli. Raccogliere i cocci della sconfitta, gli umori e i rumori, e la prima e necessaria condizione per affrontare in maniera conveniente il turno preliminare di playoff scudetto. Da seconda nel proprio girone, Forlì avrà come avversario la terza dell'altro girone, la Rhea Vendors Caronno, contro cui la squadra forlivese ha incrociato le mazze in duelli gloriosi e affascinanti una decina di anni or sono, ai tempi della serie A unica; con la ISL a due gruppi, infatti, le varesine sono sempre schierate nel girone nord, e l'unica possibilità di contatto è la post season.

Oltre a buttarsi alle spalle la settimana europea, Forlì deve fare i conti con le scorie fisiche di una settimana a tutto gas. Il dispendio della Coppa non ha eguali, ci vorrebbe una settimana di riposo solo per recuperare, per staccare e ricominciare con più voglia di prima. E poi gli infortunati: chi più chi meno, un po' tutte le ragazze sono tornate da Ronchi con la loro buona dose di ammaccature. Prendere tempo non è possibile, le ragazze si sono già ritrovate sul campo e ripreso il lavoro quasi subito. Poi c'è da considerare le assenze. Anzi l'assenza, una sola ma importante: il ritorno di Carlotta Onofri in Texas priva la Poderi dal Nespoli di un giocatore importante in diamante (prima base, terza base, lanciatore un opzione in meno per lo staff tecnico) e di buone percentuali nel box di battuta.

A non farla rimpiangere deve pensare il resto del line up. Quest'anno la battuta è stata l'arma in più forlivese, e la sequenza di battitori Grifagno - Vincent - Montanari - Parrish - Zauli può e deve creare seri grattacapi ai lanciatori avversari. In una stagione in cui la pedana di lancio è stata una conferma, e la difesa ha invece seminato dubbi ed errori, la chiave di volta di ogni match si è rivelata l'attacco: per una volta, Forlì non gioca a chi controlla meglio la partita, ma a chi picchia più forte. E ha funzionato.

Qualche parola su Caronno. Emerso alla distanza, sorpassando nella seconda metà di torneo il favorito Legnano per la corsa ai playoff, la squadra varesina è soprattutto due giocatrici: le portoricane Claudio e Diaz Patterson, la prima lanciatrice, la seconda interbase o terza base. Battono spesso e forte, vanno in base (medie battuta alte e tante basi ball), sbagliano poco; inoltre, la Claudio ha grande pazienza e non va praticamente mai strike out, mentre la Diaz Patterson è la miglior "ladra" di basi di tutta la ISL.

Ovviamente Caronno non è tutta qui, gli altri due interni Fiorentini e Salvioni danno un valido contributo nel box, però anche la formazione varesina ha la sua assenza di peso, Melanie Sheldon, anche lei volata negli Usa, e in quanto interbase anche la sua mancanza pone qualche problema allo staff ospite. Play ball alle 18, e ripetizione mezz'ora dopo la fine di garauno; si torna dunque all'orario primaverile. A differenza della stagione regolare, nei playoff le partite pari sono riservate d'obbligo alla lanciatrice italiana, per cui le rotazione è obbligata: garauno Vincent contro Claudio, garadue Cacciamani contro Bollini. In caso di parità, la terza e decisiva gara di spareggio si disputa la domenica mattina alle 11; lanciatore libero.

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