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Unieuro incerottata e febbricitante a Verona, Dell'Agnello: "Non ci tireremo indietro"

"Vincendo a Verona consolideremmo il secondo posto. Perdendo non faremmo chissà quale danno", afferma il coach

Vigilia della trasferta scaligera per la Pieffe 2.015, che domenica affronterà Verona alle 18. In occasione della conferenza stampa pre partita, coach Sandro Dell’Agnello non porta buone notizie dal punto di vista della condizione fisica: "A parte a Kitsing, che sarà out, erano fermi Giachetti, Marini, Ndoja e Watson. Marini e Watson hanno la febbre alta, Giachetti è dolorante alla caviglia e Ndoja ha un fastidio al polso. Domenica mattina vedremo chi sarà della partita".

L’allenatore è consapevole del notevole coefficiente di difficoltà della partita: "Il valore è abbastanza relativo, però è anche vero che quella di Verona è una delle tappe più difficili di tutto questo percorso. Siamo molto fiduciosi nei nostri mezzi, c’è grande attenzione alla partita e all’avversario. Non c’è preoccupazione e questo è un gran punto di partenza”.

Sarà una Tezenis diversa da quella vista al PalaFiera nel match d’andata: "Sia il nuovo allenatore (Andrea Diana, ndr) che Bobby Jones hanno reso più dinamico il quintetto che hanno in campo. Non è più la squadra compassata di inizio campionato, ma una compagine che quando può prova a correre”.

Ecco cosa dovrà fare la squadra biancorossa: "Non voglio dire contropiede primario, però arriva Bobby Jones che gioca de 4, porta la palla e corre. Candussio gioca da 5, corre in area e fa i due punti. La chiave potrebbe essere riuscire a fare una partita ad un punteggio non altissimo. Sono la squadra con più chili e centimetri del campionato. C’è da tenere botta anche da quel punto di vista lì, ma sono certo che non ci tireremo indietro".

Niente drammi in caso di sconfitta: "La classifica nelle prime posizioni si è abbastanza sgranata, sembra che le prime due posizioni siano andate, ma in realtà mancano dieci partite alla fine del campionato. Può succedere di tutto. Vincendo a Verona consolideremmo il secondo posto. Perdendo non faremmo chissà quale danno, dal punto di vista mentale e psicologico non cambierebbe nulla".

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