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Premio "Salvatore Gioiello", il Panathlon premia Davide De Zan

Dal 1993 al 1997 è stato il telecronista per 5 edizioni del Giro d'Italia, che sono state finora le uniche nella storia della manifestazione sportiva trasmesse dalle reti Mediaset


Giovedì nel corso della cena conviviale all'Hotel Globus di Forlì, il Panathlon Club Forlì assegnerà a Davide De Zan il Premio Giornalistico “Salvatore Gioiello”, giunto alla 7a edizione. Tale Premio è stato istituito dal Panathlon Club Forlì nel 2010, in memoria del  grande giornalista Salvatore Gioiello scomparso il 4 ottobre 2009 e che è stato per molti anni socio del Club. Il Premio si pone l’obbiettivo di premiare grandi giornalisti sportivi italiani.

La scelta dei premiati è sempre stata di altissimo livello: Alfredo Provenzali nel 2010, Marino Bartoletti nel 2011, Mario Mattioli nel 2012, Angelo Zomegnan nel 2013, Leo Turrini nel 2014, Matteo Marani nel 2015. Giornalista e conduttore televisivo, telecronista di molte gare ciclistiche, Davide De Zan segue l'eredità del padre, il grande Adriano De Zan, come telecronista fino al 1995 per TMC del Tour De France. Ha inoltre commentato l'intero programma delle gare di ciclismo ai Giochi olimpici di Barcellona del 1992.

Dal 1993 al 1997 è stato il telecronista per 5 edizioni del Giro d'Italia, che sono state finora le uniche nella storia della manifestazione sportiva trasmesse dalle reti Mediaset. In quegli stessi anni suo padre Adriano conduceva le telecronache delle tappe per la RAI. Attualmente è uno dei conduttori di Sport Mediaset su Italia 1 e segue come inviato le grandi corse a tappe del Giro d'Italia.

Davide De Zan è anche scrittore: suo il libro “Pantani è tornato” (edizioni Piemme, 2014). Un tributo a un amico, appunto, ma anche e soprattutto una indagine per capire che cosa abbia condotto un campione tanto amato ad una fine così tragica.

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