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Serie D, Galeotti sposa il Forlì: "Sono qui per imparare e dimostrare il mio valore"

Il centrocampista ha iniziato la carriera giovanissimo: “Ho fatto il primo anno nella Primavera a Bologna, per poi fare il salto tra i “grandi”

"Un ragazzo importante e di prospettiva, oltre che essere di livello per la categoria". Così il direttore sportivo del Forlì, Oberdan Melini, ha presentato Alessio Galeotti, nuovo accasato alla corte di mister Attilio Bardi. Centrocampista completo classe 1996, ha già alle spalle tre campionati in serie D, oltre che una provenienza dal Settore Giovanile del Bologna. "È un giocatore che finora ha sempre rifiutato le avance della serie D, cercando una collocazione in Lega Pro - prosegue Melini -. Alla fine ha accettato quelle che sono state le nostre proposte, convinto dalla piazza e dal progetto.

Galeotti si può adattare a più ruoli: “In questi anni ho fatto un po' di tutto, sia nel centrocampo, a tre vertice basso sia a mezz'ala; l'anno scorso ho presenziato in più o meno trenta partite di cui 15 le ho giocate da mediano e 15 da mezz'ala, quindi posso coprire benissimo i due ruoli”. “So che il mister quest'anno gioca col 3-4-3 - prosegue Galeotti -. Io posso fare uno dei due mediani davanti alla difesa oppure mi posso inserire come mezz'ala, posso andare a recuperare la palla e costruire il gioco”.

Il centrocampista ha iniziato a giocare giovanissimo: “Ho fatto il primo anno nella Primavera a Bologna, per poi fare il salto tra i “grandi”. Il primo anno ho fatto una ventina di presenze, gli altri due ho giocato tutto il campionato quindi all'attivo ho circa 70 presenze in 3 anni in serie D. Adesso è giunto il momento di fare il salto di qualità anche in questo campionato perciò
ringrazio l'opportunità datami dal direttore sportivo e dal Forlì”.

"Io voglio la Lega Pro con il Forlì - continua il centrocampista -. Questo è il mio obiettivo più volte dichiarato”. Il centrocampo non è corto, nonostante la situazione di infortuni, quindi ci sarà da “battagliare” per entrare in campo; questo però non è un problema per il neo acquisto della squadra: “Sono consapevole di dovermi conquistare, sia in allenamento sia sul campo, il posto in squadra. Lo considero uno stimolo per dare sempre il massimo”.

“Questi sono discorsi che lasciano il tempo che trovano - interviene Melini - è ovvio che si va verso un centrocampo che sarà sempre composto da due over al centro e due giovani ai lati. Alessio essendo un 96 è un over. In questo momento abbiamo Dall'Ara che sicuramente ancora per un paio di settimane è fuori e Romano altrettanto. È sempre meglio avere problemi di abbondanza che di carestia, poi saranno i 4 over che si giocheranno i due posti. Ma sarà un campionato lungo, equilibrato e combattuto per cui ci sarà spazio e possibilità per tutti”.

Alessio parte in questa nuova avventura con i migliori propositi: “So benissimo che sono un over a tutti gli effetti, ma ho ancora molto da imparare, soprattutto da Longato, da Romano, da Dall'Ara che ho avuto come compagno nel Mezzolara. Sono venuto qui per imparare, per dimostrare il mio valore, per prendermi il mio spazio all'interno della squadra e sono contentissimo così. Dall'Ara mi ha sempre parlato benissimo della società, che comunque che dice tutto da sè, con la sua storia e con i campionati di serie C alle spalle”. Il giocatore è entusiasta della squadra: “Ho già fatto 3/4 allenamenti con la squadra, è uno staff molto preparato. È un gran bel gruppo, mi sono integrato già molto bene con i compagni, sia i con i più giovani che con gli altri. Sono molto contento, è uno staff molto tecnico e battagliero. Abbiamo fatto allenamenti pesanti, il che mi piace molto”.

“Noi non abbiamo detto che partiamo per vincere – conclude il direttore sportivo - noi partiamo per essere competitivi e ottenere il massimo, senza metterci limiti. L'arrivo di Galeotti è un ulteriore tassello che la società, a cui va il mio ringraziamento, ha autorizzato per andare a completare un organico in grado di giocare le proprie chance. Cercheremo di fare la nostra stagione e di ottenere il massimo possibile. Sono soddisfatto del mercato, la mia scelta è ricaduta su Alessio perché lo considero il prototipo ideale del giocatore che stavamo cercando, giovane ma già esperto, che avesse voglia, motivazioni e spirito di raggiungere quella categoria professionista”.

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