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E' tra le società ciclistiche più longeve d'Italia: la Forti e Liberi riparte dai giovani

La più antica società ciclistica del territorio (tra le più longeve del Paese) riparte mettendo al centro i giovani dai 6 ai 14 anni

Ha lanciato al professionismo il bertinorese Arnaldo Pambianco, vincitore dell'edizione del 1961 del Giro d'Italia. Nel salone comunale di Forlì, alla presenza dell'assessore allo Sport, Sara Samorì, si è svolta domenica mattina la presentazione della società ciclista "Forti e Liberi", che nella stagione 2018 schiererà due squadre, quella Giovanissimi con 20 corridori e quella Esordienti con 7. Tra i presenti anche il parlamentare Marco Di Maio, con un passato da corridore proprio con la casacca a scacchi biancorossi, il professionista Matteo Montaguti, attuale alfiere dell'Ag2R La Mondiale e il presidente del Comitato Provinciale, Doriano Montanari. Non sono mancate le emozioni, quando Pambianco e il presidente della società, Sergio Lucci, hanno ricordato le gare del passato.

Su tutte quella della stagione del 1957, con Pambianco che conquistò con la Forti e Liberi il titolo assoluto dilettanti e il secondo posto al mondiale dilettanti di Waregem alle spalle di Ezio Pizzoglio. L'anno successivo salì tra i professionisti, facendo da spalla a Ercole Baldini, contribuendo alla conquista del Giro d'Italia 1958. Un passato glorioso quindi per una società nata nel 1923 e che fa dei valori sportivi una delle principali virtù. La più antica società ciclistica del territorio (tra le più longeve del Paese) riparte mettendo al centro i giovani dai 6 ai 14 anni. "Grazie all’impegno dei volontari che li seguono in strada e negli allenamenti potranno compiere un’esperienza divertente, sana e tra le più formative che si possano vivere - è il commento del deputato Di Maio -. Parola di ex ciclista ed ex portacolori della gloriosa maglia a scacchi biancorossi".

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