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Razzismo sul campo da calcio: "Noi accusati ingiustamente e coperti di fango"

Gabriele Severi, allenatore del club Juventinità di Forlimpopoli è amareggiato da quello che sta accadendo, dopo la bufera scatenata dalle dichiarazioni del capitano del Casablanca, Rachid Hansal

“Queste accuse di razzismo sono come un coltello piantato nello stomaco. Se un mio giocatore utilizzasse frasi razziste durante una partita, lo punirei io per primo, sostituendolo all'istante e prendendo provvedimenti. La frase 'incriminata' non è stata detta da nessuno dei mei”. Gabriele Severi, allenatore del club Juventinità di Forlimpopoli è amareggiato da quello che sta accadendo, dopo la bufera scatenata dalle dichiarazioni del capitano del Casablanca, Rachid Hansal, che ha accusato uno dei giocatori della squadra di Forlimpopoli di avere pronunciato una frase razzista, durante la partita di sabato scorso al Buscherini, annunciando il ritiro della squadra dal campionato.

Le reazioni politiche e istituzionali sono state innumerevoli, compresa la decisione del sindaco, Roberto Balzani di ricevere la squadra, composta da immigrati marocchini, in Municipio. La Usip di Forlì-Cesena ha dato un segnale molto forte, sospendendo il campionato. L'allenatore del club Juventinità ha scritto una lettera al primo cittadino di Forlì, per dare la sua versione dei fatti. “Alleno questa squadra da ben 10 anni, con passione e orgoglio, giochiamo in un campionato amatoriale Uisp, non sono certamente un tecnico calcistico, ma posso dire di aver dato una certa impronta educativa alla mia squadra: - scrive Severi - lealtà, rispetto per tutti ed educazione, non solo sportiva, ai quasi 35 ragazzi che con noi si allenano e giocano regolarmente”.

LA PARTITA - “Nel referto arbitrale non è menzionata la presunta offesa razzista – spiega Severi a Forlitoday – nell'intervallo della partita ho chiesto all'arbitro di sospenderla, perchè tutti i giocatori erano molto agitati. Non è stata sospesa, e il nostro capitano è andato nello spogliatoio del Casablanca per chiedere di calmare gli animi: a questo punto ci sono state scuse reciproche per un primo tempo molto animato. Nella seconda parte di gara tutto è andato liscio e la gara è finita 3-0 per il Casablanca, tra l'altro io stesso ho soccorso un giocatore del Casablanca infortunato con ghiaccio spray, e un mio ragazzo ha gettato il pallone fuori per interrompere il gioco e soccorrere un loro giocatore (alla faccia del razzismo!). Il capitano del Casablanca, comunque, al termine della gara è venuto nel nostro spogliatoio, scusandosi per gli atteggiamenti offensivi che la sua squadra aveva avuto nei nostri confronti e viceversa, tutto a posto”.

Severi racconta, come , secondo lui si è svolta la prima parte del match: “Purtroppo questa squadra è sempre stata rissosa e a volte troppo aggressiva, lo sappiamo noi e lo sanno tutte le società della Uisp che ci hanno giocato contro, - si legge nella lettera inviata al sindaco - gli animi si agitano da subito, molti colpi proibiti che purtroppo l'arbitro non riesce a domare, ma d'altronde fa parte del gioco. Volano calci, uno sputo del giocatore del Casablanca verso un mio giocatore, offese pesanti del tipo "italiani di m...", offese anche molto più gravi verso i miei giocatori che probabilmente reagiscono. Purtroppo questa è anche la triste realtà dei campi di calcio, che credo ci sia a qualsiasi livello, a prescindere dal colore della pelle o dalla nazione di provenienza”.

L'ILLECITO SPORTIVO - Poi le accuse al Casablanca: “A noi risultava squalificato uno dei loro giocatori più forti, stranamente ce lo troviamo di fronte in campo ma senza problemi giochiamo la partita. Al termine della gara abbiamo chiesto all'arbitro di poter visionare la distinta con i nominativi dei giocatori della squadra avversaria verificando che il giocatore squalificato era stato inserito con un altro nominativo, un chiaro illecito sportivo. Abbiamo fatto partire un reclamo ufficiale alla Uisp. Lunedì lo abbiamo completato, attendendo il responso dalla Uisp, che infatti mercoledì nel comunicato ufficiale conferma che prenderà in esame il reclamo della nostra squadra verso la società Casablanca. Perchè i giocatori non hanno denunciato le presunte offese razziste subito dopo la partita di sabato?”, si chiede l'allenatore.

L'AMAREZZA - “Quello che ci rammarica maggiormente – continua Severi – è che nessuno ha messo in dubbio la parola dei signori del Casablanca, nonostante nel comunicato ufficiale redatto dal direttore di gara non si menzionasse nessuna offesa razzista dei miei ragazzi. Inoltre l'omertà della Uisp, che sa e sapeva tutto non ha preso le nostre difese, senza tutelare l'immagine della nostra squadra e dei suoi componenti. Stiamo valutando se uscire definitivamente dalla Uisp. L'unica solidarietà che abbiamo avuto ci è arrivata dalle tante società che militano nei campionati di calcio Uisp, da gente comune che ci conosce bene e questo è importante”, conclude Severi.

LA SOLIDARIETA' DELLE SOCIETA' - In una lettera firmata dalle Società Leoncelli1996; ClubJuventinita'; Polis.Romagna;  Vanni catering/S.Andrea; SanLorenzo; Premilcuore; Equipo/Castelnuovo; Bertinoro; Fiumanese; Buscherini; Borgo Sisa; Galaxi,  arriva la solidarietà al Club di Forlimpopoli. "La societa' Casablanca accusa tutti noi ingiustamente di razzismo,tema molto sentito e che suscita molto scalpore, con lo scopo di tentare di distogliere l'attenzione verso l'illecito sportivo da loro perpetuato durante la gara contro il club Juventinita', anziché assumersi le proprie responsabilita' come noi tutti abbiamo sempre fatto attenendoci al regolamento. - si legge - Le societa' chiedono alla UISP di prendere seriamente in mano la situazione partendo dal presupposto che le nostre societa' respingono il razzismo con fermezza e ne rigettano ogni forma; noi tutti ci battiamo ogni giorno per l'integrazione dei ragazzi dalle diverse nazionalita' che militano nelle nostre squadre. Ci riserviamo di attuare qualsiasi iniziativa posta a mettere in luce la nostra totale estraneità ai fatti. Dal referto arbitrale della partita incriminata risulta che nessuno è stato nominato per offese razziali, pertanto crediamo che questa situazione sia estrema e paradossale quindi chiediamo tutela e appoggio da parte di tutte le autorita' e della UISP"

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