Il commosso omaggio di familiari e amici al pilota forlivese Otello Buscherini
Se l’amico Luciano Sansovini non ha nascosto la commozione per il ricordo di quella tragica giornata, l’assessore Samorì, che quando morì Otello non era ancora nata, si è quasi stupita dell’immutata “devozione sportiva” dei romagnoli per il grande pilota
Non solo ex piloti, familiari, autorità e amici di Otello Buscherini, ma anche tante persone comuni, hanno reso omaggio domenica al grande campione forlivese, morto tragicamente il 16 maggio 1976 sul circuito toscano del Mugello, durante il Gran Premio delle Nazioni. L’Associazione culturale forlivese che porta il suo nome, capitanata dal Luciano Sansovini, detto Righetto, e il Comune di Forlì hanno deposto una corona d’alloro sulla tomba del pilota. Fra i presenti, la figlia Solidea Buscherini e il fratello Arnaldo, Marco Malanca (figlio del fondatore del prestigioso marchio con cui Otello rivelò il suo valore), gli ex piloti Loris Reggiani e Fausto Gresini (vincitore di due titoli mondiali), l’assessore comunale allo sport Sara Samorì in rappresentanza del sindaco di Forlì Davide Drei e il sindaco di Dovadola Gabriele Zelli.
Se l’amico Luciano Sansovini non ha nascosto la commozione per il ricordo di quella tragica giornata, l’assessore Samorì, che quando morì Otello non era ancora nata, si è quasi stupita dell’immutata “devozione sportiva” dei romagnoli per il grande pilota. “Il miglior modo per ricordare Buscherini – precisa l’amministratore forlivese – è non farlo morire mai. Trovo azzeccata l’idea di Luciano di fare una nuova sede dell’associazione dedicata al campione, in cui raccogliere testimonianze, documenti, cimeli, trofei, tresti e video illustranti l’attività sportiva di Otello e di tanti altri piloti romagnoli”. La Casa dei Ricordi di Otello Buscherini, allestita in via Caprera 1, all’angolo con viale Risorgimento, sarà inaugurata domenica 29 maggio, alle 10, dal sindaco di Forlì Davide Drei.
