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Rissa in tribuna durante una partita dei Giovanissimi: match da rigiocare a porte chiuse

Una partita del Campionato Provinciale Giovanissimi, con in campo ragazzini classe 2003, è stata sospesa per "rissa in tribuna"

Con l'Italia fuori dai Mondiali, si parla in questi giorni di rifondazione del sistema calcio. Una rivoluzione che deve interessare non solo le società, focalizzate a crescere i talenti del futuro, ma anche la cultura del tifo. Quello che è accaduto l'11 novembre scorso in occasione del match tra Pianta e Calcio a 5 Forlì è, si spera, da considerarsi una brutta parentesi. Una partita del Campionato Provinciale Giovanissimi, con in campo ragazzini classe 2003, è stata sospesa per "rissa in tribuna". Il match, secondo quanto stabilito dal Giudice Sportivo che ha annullato il risultato, dovrà essere rigiocato a porte chiuse.

La partita

L'incontro, che vedeva in campo i giovani classe 2003, è stato sospeso a sette minuti dal triplice fischio dall'arbitro poichè, si legge nel rapporto comunicato mercoledì, "sono venute meno le necessarie condizioni di sicurezza a causa di un violento litigio in tribuna tra i sostenitori delle due squadre". "La prosecuzione dello scontro sugli spalti - scrive il Giudice Sportivo - aveva comunque interessato anche i calciatori, di entrambe le squadre, i quali nonostante gli inviti dell'arbitro, approssimandosi alla rete di recinzione, che separa il terreno di gioco dalle tribune, contribuivano, seppur indirettamente, all'aggravarsi dello scontro". Con la gara sospesa i giocatori sono stati fatti rientrare negli spogliatoi. Dopodichè, accertata la possibilità di riprendere la gara, e portarla a conclusione, l'arbitro, interpellati i capitani delle squadre, ha ricevuto dalla squadra ospite, l'assenso alla ripresa della gara mentre quella di casa ha espresso, in proposito, "un netto rifiuto".

La decisione

Per il Giudice Sportivo "ambedue le società debbono essere ritenute, in pari grado, responsabili del comportamento sia dei propri sostenitori che dei propri giocatori e dirigenti sul terreno di gioco". Inoltre entrambe le squadre "debbono essere ritenute, in pari grado, responsabili del comportamento sia dei propri sostenitori che dei giocatori e dirigenti sul terreno di gioco". Sulla base di quanto accaduto il giudice sportivo non ha omologato il risultato conseguito sul campo, disponendo la ripetizione della gara (con le modalità che verranno comunicate in seguito) a porte chiuse, sanzionando le due società di 150 euro (il Calcio a Cinque Forlì punito per "intemperanze dei propri sostenitori in campo avverso" e la Pianta "per intemperanze dei propri sostenitori").  

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