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Unieuro 2.015, Natali: "Non vedo l’ora di risentire il coro "Fino alla fine i biancorossi""

Nicola Natali manda un messaggio chiaro ai tifosi, un messaggio nel quale si percepisce il desiderio di tornare in campo, ma anche quello di ritrovare il contatto con le persone che lo hanno apprezzato e stimato nel suo primo passaggio a Forlì ed ora sono felici di riaverlo in città

A distanza di sette anni, Nicola Natali torna a Forlì: sabato mattina, durante una live sulla pagina Facebook della Pallacanestro 2.015, il classe 1988 ha parlato e salutato per la prima volta i tifosi biancorossi. Coach Sandro Dell’Agnello, presente durante la diretta, ha già avuto Natali come giocatore, proprio nella città mercuriale: "Sono molto contento - ha esordito -. Nicola è uno di quei giocatori preziosissimi in una squadra; è uno che mette sempre il concetto di “squadra” davanti all’interesse personale. E’ un giocatore ecclettico, al quale in difesa puoi chiedere tantissime cose, che cerca sempre di fare la cosa giusta per il bene della squadra. E’ una fortuna avere un giocatore di questo tipo".

La nuova ala dell’Unieuro si porta dietro un particolare ricordo dell’ultima stagione in Romagna: "I ricordi di Forlì sono tanti - ha premesso -. Sono stati due anni speciali per tanti motivi, da lì è “partita” la mia carriera perché venivo dalla Serie B. Provai questa esperienza per la prima volta in A2 che ero un bambino e da lì, nonostante tutti mi dicessero che era una piazza difficile da conquistare e molto critica, piano piano la gente cominciò a conoscermi, apprezzarmi e tutt’oggi l’affetto è incredibile. Se dovessi scegliere un ricordo, quella stagione fu difficile: ad un certo momento, la società ci comunicò che c’erano problemi economici ed avremmo dovuto trovare una nuova squadra, allora Sandro ci rinchiuse nello spogliatoio della palestrina e ci disse che sarebbe stato con noi qualunque scelta avessimo fatto. Ci chiedeva però che se fossimo rimasti a Forlì, avremmo dovuto dare non il 100, ma il 120% per dimostrare che persone eravamo. Volevamo dimostrare chi fossimo come persone e giocatori: questa riunione ci compattò ancora di più e ci fu una serie di vittorie che ci portò ai playoff e fu bellissimo poi vedere l’Unieuro Arena piena di bandierine, sciarpe biancorosse ed i famosi cori di Forlì, da brividi”.

In confronto a sette anni fa: "L’età è cambiata - esordisce nel ragionamento -. Sono maturato e cresciuto. Quella che allora era la mia fidanzata, adesso è diventata mia moglie e madre di nostro figlio Giovanni. Ovviamente, sono cambiate cose anche a livello di gioco, sono maturato, ho avuto delle esperienze sia da protagonista in A2, ma anche negli ultimi tre anni a Varese, in Italia e con l’esperienza della coppa europea. I valori e i principi ovviamente sono gli stessi di otto anni fa". L’esperienza del giocatore sarà sempre utile alla squadra: "Penso che sia utile a 360 gradi, aldilà del momento della partita".

Le aspettative non sono un peso: "In tanti mi avevano detto che tornare in una piazza dove sei stato apprezzato non si dovrebbe fare perché è pericoloso e c’è la pressione. Io sinceramente non sento il peso, al massimo lo prendo come uno stimolo ulteriore. Non ho assolutamente paura delle aspettative che ci sono, anche perché, come dicevamo, non devo riproporre i 20 punti di media che facevo, mai fatti neanche nel minibasket: quello per cui sono stato apprezzato è soprattutto l’impegno, l’energia, la persona, non sento assolutamente il peso, anzi, è uno stimolo”.

Dal punto di vista tattico, spiega Dell’Agnello, Natali "verrà utilizzato principalmente da 4, come piace a me, che sta sulla riga da 3 punti per aprire il campo. E’ un impiego abbastanza speculare a quello che facevano l’anno scorso con Ndoja e con Petrovic. Dal punto di vista difensivo, con Nicola ci possiamo sbizzarrire in diversi modi, quindi sarà sicuramente un valore aggiunto”.

Il desiderio è quello di tornare a giocare: "E’ da tanto che non si scende in campo, ho avuto la fortuna durante il lockdown anche a Varese di potermi mantenere un po’ in forma, non sono mai stato completamente fermo per diversi motivi. Avevamo un bel parco sotto casa, però ovviamente allenarsi sul campo con la palla e la squadra è un’altra cosa, sono contento che faremo una sorta di attivazione nei prossimi giorni, è da tanto tempo che non la facciamo”. L’ex Varese chiude poi con un messaggio per i tifosi: "Sono veramente carico, spero il prima possibile di vedere il palazzo pieno com’era una volta e non vedo l’ora di sentire il coro “fino alla fine i biancorossi” e di esplodere assieme a tutto il palazzo".

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