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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Unieuro, amichevoli piccoli progressi: lo scrimmage con Imola termina 75-75

Pierich e Paolin spingono al recupero nel finale dell'amichevole contro Imola. Radio-mercato dà il pivot di Verona, Diliegro, vicino ai biancorossi. Scelta che spingerebbe al doloroso addio di Seba Vico.

Pierich, Paolin e una difesa che, a tratti, riesce a mordere. Non è tantissimo ma è già qualcosa di tangibile nel fin qui vuoto radar dell’Unieuro, il rendiconto dell’amichevole disputatasi tra Forlì e Imola mercoledì sera. Uno scrimmage – in parte onestamente brutto, in parte vivace, terminato 75-75 – che consegna al coach dei forlivesi, Giorgio Valli, quanto probabilmente già noto: che il veterano della Pallacanestro 2.015, Simone Pierich, è il perno più solido su cui far ruotare la rinascita; che Jaye Crockett è l’USA più di sistema della storia (leggasi: l’estro non è roba che gli compete); che servono due giocatori che spostino più di un caterpillar; che Blackshear – in campo per una decina di minuti – non recuperabile in breve se non passando da Fatima; che Ferri e Reati sono in piena involuzione tecnico-emotiva. Non un gran elenco. Eppure la PF 2.015, in balia fino al 34’ di un’Andrea Costa pur priva delle punte Hassan e Prato, è resuscitata grazie ai punti di Paolin, Pierich e alla voglia di squadra di giocarsi la vittoria fino alla fine. Aspetti positivi che buttano un po’ di ottimismo sull’impegno casalingo di domenica con la lanciata Ravenna dei vari Smith, Masciadri, Chiumenti.


La partita – Sempre ad inseguire – a -20, 23-43 al 15’, sotto i colpi di Tassinari; addirittura -19 al 34’, 54-73 – Forlì trova una propria quadra solo a inizio quarto tempo: complice un calo di tensione imolese, Pierich e un redivivo Paolin, danno spallate ai romagnoli che neppure i colpi in serie dell’americano “di scorta” di Ticchi, Norfleet (23 alla fine), smorzano. La difesa a zona e la press fanno sì che il finale di match sia, infatti, di sola marca casalinga con il mattatore della serata, Simone Pierich, addirittura a sbagliare la tripla del successo a 15” dalla sirena. Finisce 75-75. Da rivedere la regia di Michele Ferri, autore di una prova in linea con quanto offerto a Ferrara e quella del recente innesto, Reati: 0 punti per tanti tentativi per la guardia ex Tortona.


Mercato – Scartato il lituano Benas Veikalas, inseriti nella categoria “irrangiungibili o quasi” la guardia reggina Legion e il centro con attitudini da 4 di Brescia, Bruttini (a meno di stravolgimenti si accaserà a Mantova o Virtus Bologna, ovvero in un team che non annaspi), Forlì parrebbe vicina a un 5 di peso: Dane Diliegro. Il passaportato, oggi a Verona, chiuso da Brkic, avrebbe manifestato la volontà di esser ceduto. Ad oggi in campo 20’ per quasi 9 punti di media e 6 rimbalzi, rappresenterebbe il pivot d’area che manca a Forlì. Con un grosso aspetto penalizzante: lo status di passaportato porterebbe all’addio di Seba Vico (verso Cento?) che, al di là, dei debiti di riconoscenza, è l’unico vero terminale dei romagnoli dopo il forfait di Blackshear. E trovare un piccolo USA già vistato con tantissimi punti nelle mani e capacità da leader sarebbe vera impresa. Secondo "sirene" ben informate, lo staff forlivese, oltre ad aver tentsto un'ulteriore offerta per Legion, avrebbe sondato il 2 di Pesaro, Brandon Fields. In alternativa a Diliegro, sarebbe pronto Ryan Richards, 25enne centro inglese, attualmente in cerca di contratto.

Pallacanestro 2.015 Forlì – Andrea Costa Imola 75 – 75
(15-26; 35-46; 51-61) UNIEURO – Paolin 2, Blackshear 1, Reati, Vico 12, Crockett 11, Rotondo 11, Infante 3, Pierich 23, Ferri 3, Thiam. All. G. Valli
AGET IMOLA – Cai, Tassinari 8, Preti 9, Cohn, Norfleet 23, Hubalek 12, Maggioli 10, Ranuzzi 11, Montaguti 2. All. G. Ticchi

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