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Unieuro, coach Garelli: “La Forlì che vorrei è quella del primo quarto. Bravi a non mollare mai”

Il tecnico dei biancorossi dopo il successo sudato su Ferrara, resta coi piedi ben piantati sul parquet: sorride per il recupero di Vico ma incrocia le dita per Ferri, ko al 5’ per problema muscolare.

“La partita – spiega Gigi Garelli a caldo nel post Forlì-Ferrara, esordio in A2 della Pallacanestro 2.015 – ha avuto l’andamento che immaginavamo dovesse avere. Pensare di reggere i ritmi dei primi 2 quarti e mezzo, vista la condizione dei ragazzi, non era possibile. Resta che nel primo tempo abbiamo fatto vedere che quando stiamo bene, abbiamo grosse potenzialità . Certamente ci ha fatto bene anche l’ingresso di Seba Vico: ieri ho avuto l’ok per farlo giocare 15 minuti, in realtà 21; di più perché ci siamo trovati a gestire due situazioni impreviste: l’infortunio a Michele Ferri e la situazione falli dei lunghi nel finale, entrambi fuori.” Su Ferri, il coach approfondisce: “Già in settimana ha avuto qualche problema muscolare, oggi giocando ha avvertito al polpaccio un dolore che speriamo non sia legato a una contrattura; speriamo di averlo fermato in tempo. Perdere il play titolare non è semplice. Quando la fatica ci ha annebbiato le idee averlo avuto in campo ci avrebbe aiutato molto ma abbiamo tenuto mentalmente, siamo riusciti a non farci sopraffare.” Arrivati due punti, i primi in A2, difficile comunque far festa: “C'è da lavorare e molto. Aver portato a casa questa partita fa tutta la differenza del mondo ma si è intravisto cosa avevamo in mente quando abbiamo fatto certe scelte in estate. Gli USA, a questi livelli, hanno una valenza importante. Sui duelli tra coppie si gioca molto. Contro Ferrara che dispone di due stranieri molto competitivi – Bowers e Roderick – abbiamo scelto di andare in sfida, affrontarli senza cambi. La scelta pensiamo abbia premiato.”

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