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Unieuro, a Jesi bastano gli USA per violare il PalaGalassi 75-81

Forlì, fisicamente in ginocchio, resta aggrappata alla partita finché Blackshear ha benzina. Spenta la luce dell'asso dei romagnoli, Davis (26 punti) e Bowers (24), mettono l'accento su una grandissima prova, gettando Forlì nei meandri della classifica.

Brutta e pesantissima sconfitta per l'Unieuro che tra le mura del PalaGalassi patisce un inatteso – perché tra tutte le partite quella su cui Garelli aveva speso tutte le residue energie psico-fisiche di una squadra alle prese con gli acciacchi già noti più con quello di Crockett scavigliatosi in partita – stop per 75-81. Di fatto Forlì, in balia degli Usa dell'Aurora per 40' – Davis ha messo in taccuino 26 punti con 6 su 8 da 3, Bowers 24 punti (9 su 12 dentro il 6,75 metro) – dopo una ripresa bruciante animata da una inusuale pioggia di bombe di Ferri (3 a fila) e dalla verve di Paolin, ha retto finché Wayne Blackshear ha avuto benzina in corpo ovvero al 35'. Negli ultimi 5' Jesi ha ripreso e superato i biancorossi mostrando una condizione fisica di altro livello. Ora la classifica vede Forlì nella bolgia di una penultima posizione a quota 8 punti condivisi da 6 squadre. Non il massimo, soprattut

Le mani di Davis scoccano i cesti per l'avvio Jesi 2-5 (2'). Forlì poco precisa e sporca nei passaggi (2 perse nel tentativo di accellerare il gioco) agevolano allungo Aurora: 4-9 (3') cesto di Bowers. Rotondo fa buona guardia in area ma Forlì spende e spande energie senza profitto (da Vico è 0/2 da 3, idem Blackshear a quota 1/3 da 2) e Davis può marcare il +8, 6-14 (5'30”). Jesi, per fortuna, è fallosa e raggiunge presto bonus. Effetto è allentamento difensivo generale, non che i marchigiani pestino più del dovuto. L'Uni spara a salve dall'arco (0/6) ma lotta a rimbalzo offensivo (bene Paolin), giocandosi seconde e terze chance utili per alimentare la mano di Crockett. Proprio Crockett è out al 8'50” per leggea distorsione a caviglia sinistra. L'uscita non cambia di molto le sorti: la Pallacanestro è tutta ansia e frenesia, l'Aurora è solo Usa, Bowers nel frangente (e certo Ferri su Bowers non è mastino che servirebbe).

Unieuro-Jesi, primo tempo (foto di Alessandra Salieri)

Black si accende sul finale di I segnando il -5,16-21. Ansia e frenesia sono foggia romagnola anche dopo la pausa breve. Unica luce è Black, su cui poggia tutto l'attacco. Segue Pierich che scarica la bomba che – speriamo – toglie il coperchio alla stagione dell'ala goriziana: 23-22, 12'45”. Davis è implacabile (3su3 dall'arco) e il prodotto del vivaio Crabs, Giga Janelidze con 4 punti, rimettono a Forlì la testa sotto: 23-29, 14'. Black resta l'unico perno per una Forlì che non ha playmaking di livello e non la mette mai da 6,75 metri (al 20' è un desolante 1/12) solo col cuore e gli errori degli ospiti, resta aggrappata ai giochi. Con Black in panca a riposarsi Vico, oltremodo impreciso (2/9), e Paolin agguantano la preda: la guardia ex Borgosesia raccoglie il suo 4° rimbalzo offensivo e pareggia 32-32, 17'10”. Forlì colleziona sbavature potenzialmente mortali se di fronte non ci fosse Jesi (leggasi la poca efficacia di Benevelli sovrastante, comunque sia, un opaco Infante) e forzature fino al 36-39 del 20'.

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